Dopo il Senato, Mario Draghi ottiene la fiducia anche alla Camera: parte ufficialmente il governo dell’ex numero uno della BCE
Come prevedibile, è arrivata la fiducia anche alla Camera per Mario Draghi, che si appresta quindi a dare il via al suo governo, con il delicato compito di guidare il Paese nel bel mezzo della pandemia di coronavirus.
Numeri più che abbondanti per la sua maggioranza, con 535 Sì a fronte di 56 No e 5 astenuti. 16 i deputati del Movimento 5 stelle che hanno votato no e 12 gli assenti.
Dopo quello del Senato, si tratta di un altro voto scontato per l’ex numero uno della BCE, con le dichiarazioni pomeridiane che - salvo l’intermezzo dei cosiddetti dissidenti dei 5 stelle e di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni - avevano evidenziato una fiducia praticamente unanime.
Quella del Movimento è rimasta, come previsto, l’unica spaccatura emersa tra i partiti in appoggio a Draghi, nel processo che l’ha portato ora alla guida del Paese, anche se va segnalato alle cronache il No del deputato della Lega Gianluca Vinci, che ha annunciato poco dopo l’intenzione di passare a Fratelli d’Italia.
La spaccatura nel Movimento ha invece portato all’espulsione dei 15 senatori che hanno votato no alla fiducia, con Beppe Grillo che ha motivato la scelta parlando di “unità come l’unica strada da percorrere”, e dal versante opposto con l’uscente Alessandro Di Battista che ha annunciato una opposizione da costruire.
Di seguito quindi tutte le fasi salienti della giornata odierna, dal breve intervento di Draghi alle dichiarazioni in aula per approdare poi al momento del voto.
Fiducia al governo Draghi alla Camera: tutti i passaggi e le dichiarazioni
Fiducia anche alla Camera: 535 Sì
Numeri di nuovo più che abbondanti per la maggioranza ottenuta da Mario Draghi, con 535 Sì a fronte di 56 No e 5 astenuti.
Vinci (Lega) vota No
Il deputato Gianluca Vinci della Lega vota No, annunciando poco dopo l’intenzione di passare a Fratelli d’Italia, che - scrive - ha già accettato di “accoglierlo”
Prosegue voto, a breve esito
Procedono le operazioni di voto, seppure con qualche rallentamento dovuto ai richiami all’ordine per i deputati che tardavano a lasciare l’aula. L’esito è atteso per dopo le 21.
Chiuse le dichiarazioni, si va al voto
Chiuse in questo istante le dichiarazioni di voto. Si va quindi alle votazioni, che a questo punto potrebbero dare un esito dopo le 21.
Giuliodori: “Governo non rappresenta Movimento 5 stelle”
Il 5 stelle Giuliodori annuncia di non votare la fiducia al governo di Mario Draghi e attacca: “Rappresenta tutto ciò che io come Movimento 5 stelle ho sempre combattuto”
De Toma e Fratoianni annunciano voto contro Draghi
De Toma del Gruppo Misto e Fratoianni di LeU annunciano il loro voto contrario a un esecutivo Draghi, puntando il dito contro un’opposizione assente e un governo «di interessi».
Meloni cita Brecht
Non sono sfuggite a stampa e osservatori i riferimenti fatti da Giorgia Meloni nel suo intervento. La leader di Fratelli d’Italia ha infatti citato Bertolt Brecht, motivando il no alla fiducia con questioni di coraggio e onestà con una massima del celebre drammaturgo tedesco ne L’Opera da tre soldi: “Ci si sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”.
Giorgia Meloni: “Mancanza di opposizione ci avrebbe indebolito”
Interviene Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, di fatto l’unico partito che ha votato contro Mario Draghi. Per la Meloni si è trattato di una scelta difficile ma fatta per far sì che l’Italia “non diventasse l’unico Paese europeo senza un’opposizione”:
“Neanche la sua autorevolezza, professor Draghi, riesce a nascondere il fatto che l’Italia non si potrà risollevare con molte delle figure politiche che l’hanno affossata.”
Parlano i ’dissidenti dei 5 stelle’
Stando a quanto riferisce l’ANSA, sarebbero 10 i deputati del M5S che hanno votato contro Draghi e che a breve parleranno a titolo personale nelle dichiarazioni di voto; si tratta di Alvise, Raffa, Forciniti, Cabras, Colletti, Costanzo, Giuliodori, Vallascas, Russo e Testamento.
Boschi: “Se Draghi fallisce, fallisce l’Italia”
Altro intervento decisamente a favore di Mario Draghi e del suo futuro esecutivo alla camera, con Maria Elena Boschi di Italia Viva che ha dichiarato il suo pieno appoggio nell’ex numero uno della BCE;
“Se Draghi ha successo, è l’Italia intera che avrà successo; se Draghi fallisce, fallisce l’Italia tutta.”
Dichiarazioni di fiducia unanimi
Come prevedibile, prevale nettamente la fiducia nelle dichiarazioni che precedono il voto, con ogni parte politica che loda le dichiarazioni di Draghi e si mette a disposizione nella battaglia al coronavirus.
Lupi: “Convinta fiducia”
Terminata la replica di Draghi, particolarmente breve, partono le dichiarazioni di voto, che dovrebbero protrarsi almeno fino alle 19.30. Maurizio Lupi di Noi con l’Italia loda le parole pronunciate da Mario Draghi e ribadisce la fiducia, riconoscendo nella linea introdotta dall’ex numero uno della BCE una “netta inversione di tendenza con l’esecutivo precedente”.
Draghi: “Turismo ripartirà”
Sul turismo Draghi ribadisce quanto di fatto accennato già ieri, sottolineando come la sua ripartenza dev’essere e sarà una cosa naturale e inevitabile, visto il valore del Paese e le potenzialità che può sfruttare su quel fronte:
“Siamo assolutamente certi che il turismo ripartirà”
Draghi: “Sport fondamentale”
Tocca anche il tema dello sport Mario Draghi che etichetta come un’occasione di sviluppo su diversi piani, chiarendo come la pandemia abbia duramente colpito l’intero comparto e come sia necessaria una ripartenza:
“Preservare il sistema sportivo italiano, che riveste un ruolo sociale chiave per il Paese”.
Draghi: “Ridurre tempi giustizia”
Mario Draghi alla Camera tocca il tema giustizia e evidenzia la necessità di ridurre notevolmente i tempi, fino ad adeguarli agli standard europei. Parla anche delle carceri invitando a non trascurare la condizione dei carcerati:
“Non dovrà essere trascurata la condizione di tutti coloro che lavorano e vivono nelle carceri, spesso sovraffollate, esposte a rischio e paura del contagio e particolarmente colpite dalla funzione necessarie a contrastare la diffusione del virus”.
Parla Draghi
Prende finalmente la parola Mario Draghi alla Camera, esordendo con la tutela del made in Italy e la trasparenza della Pubblica Amministrazione come due dei punti cruciali sui quali battere per il nuovo esecutivo:
“Alimentare fiducia nelle istituzione e snellire processi decisionali pubblici, è in quei ritardi e quelle carenze che prosperano fenomeni illeciti”
Superato in scioltezza il voto di fiducia al Senato, Mario Draghi adesso si appresta a incassare un plebiscito pure alla Camera, dove comunque non dovrebbe mancare chi voterà contro.
Si tratta dell’ultimo step, praticamente formale vista l’ampia maggioranza trasversale e variopinta che si è manifestata durante le consultazioni, che il nuovo Governo si trova di fronte.
In serata ci sarà il voto di fiducia, dove tutte le attenzioni saranno rivolte ai 5 Stelle: così come a Palazzo Madama, anche a Montecitorio ci dovrebbe essere un drappello di dissidenti che, in caso di voto contrario, verrebbero automaticamente espulsi dal Movimento visto che il responso di Rousseau è vincolante per i parlamentari grillini.
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