Divorzio breve, ci siamo. Alle 18 la Camera vota il disegno di legge

Stefania Manservigi

21 Aprile 2015 - 17:58

Il divorzio breve sta per diventare legge. Inizieranno alle 18 le votazioni alla Camera sul disegno di legge che riduce i termini per divorziare. Ecco le novità al voto.

Divorzio breve, ci siamo. Alle 18 la Camera vota il disegno di legge

Il divorzio breve è ad un passo dal diventare legge.
Sono attese alle 18 di oggi, infatti, le votazioni alla Camera sul disegno di legge che introduce la riduzione dei tempi per le coppie che intendono divorziare.
Dopo l’ok del Senato del 18 marzo scorso e il via libera da parte della commissione affari costituzionali della Camera, manca solo l’ultimo sì affinchè le nuove disposizioni possano entrare in vigore e semplificare la vita a chi ha deciso di sciogliere il matrimonio.
Vediamo nel dettaglio le novità apportate dalla normativa.

Divorzio breve, domanda di divorzio dopo 6 mesi di separazione consensuale
La nuova legge riduce a 6 mesi la durata del periodo di separazione in caso di separazione consensuale. In questo modo sarà dunque possibile proporre domanda di divorzio dopo 6 mesi. I nuovi termini si applicheranno anche a quelle separazioni che, pur essendo inizialmente contenziose, si siano trasformate successivamente in consensuali.
Il termine inizia a decorrere dal momento in cui i coniugi si presentano davanti al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale.

Divorzio breve, separazione giudiziale
In caso di separazione giudiziale i termini di separazione ininterrotta necessari per fare domanda di divorzio si riducono da tre anni a dodici mesi. Il termine inizia a decorrere dal momento in cui i coniugi si presentano davanti al presidente del tribunale durante la procedura di separazione personale.

Divorzio breve, anticipato lo scioglimento della comunione dei beni
Attualmente a regolare lo scioglimento della comunione dei beni è l’articolo 191 del Codice civile, che prevede la separazione personale come uno dei motivi dello stesso. Sulla base della normativa vigente, dunque, lo scioglimento della comunione dei beni avviene solo con il passaggio in giudicato della sentenza di separazione. La nuova legge aggiunge a tal proposito un nuovo comma che anticipa lo scioglimento della comunione dei beni; in caso di separazione consensuale lo stesso avviene nel momento della sottoscrizione del relativo verbale di separazione mentre, in caso di separazione giudiziale, nel momento in cui il giudice autorizza i coniugi a vivere separati.

Divorzio breve, no al divorzio lampo
E’ stata stralciata invece la norma che prevedeva l’introduzione del cosiddetto divorzio lampo ossia il divorzio che può essere chiesto anche in assenza di previo periodo di separazione. Il divorzio lampo, secondo le previsioni iniziali, poteva essere chiesto da entrambi coniugi con ricorso congiunto all’autorità giudiziaria competente in assenza di figli minori, figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave o figli con meno di 26 anni economicamente non autosufficienti.
Il divorzio lampo è stato stralciato durante la discussione in Senato per evitare che potesse costituire un ostacolo all’approvazione del divorzio breve, ma proseguirà un iter separato in Senato.

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