Il divorzio è l’istituzione giuridica che mette fine al matrimonio civile, introdotta in Italia nel 1970 con la legge n°898 nonostante la netta opposizione della Democrazia Cristiana.
Negli anni successivi ci fu una netta opposizione all’istituto del divorzio tant’è che nel 1974 si tenne un referendum abrogativo che confermò la volontà della maggioranza della popolazione a mantenere la legge.
Il divorzio non mette fine agli effetti religiosi del matrimonio, per i quali invece bisogna rivolgersi alla Sacra Rota per richiederne l’annullamento.
In Italia per la concessione del divorzio è necessario che questo sia preceduto da un periodo di separazione coniugale, che con la legge sul divorzio breve è stato ridotto ad un anno in caso di separazione giudiziale e a sei mesi nel caso sia consensuale.
Nella maggior parte dei casi per il divorzio è necessaria la sentenza di un tribunale o di un’altra autorità in un processo legale. In Italia, per alcuni casi specifici, è possibile divorziare senza il sostegno di un avvocato.
La procedura legale del divorzio può anche comportare questioni come l’assegno di mantenimento e l’assegno divorzile e la custodia dei figli.