La formidabile ascesa del Dogecoin continua a scuotere i mercati, arrivando ad oscurare persino Sua Maestà il Bitcoin. I bull della crypto gongolano, per gli altri è tempo di leccarsi le ferite: ecco quanto un investitore avrebbe potuto guadagnare piazzando 1.000 dollari sul Dogecoin ad inizio 2021.
Quanto avresti guadagnato se avessi investito 1.000 dollari sul Dogecoin ad inizio 2021?
Un interrogativo, questo, che inizia a ronzare nei pensieri degli investitori, visto che il social token è arrivato a spingersi fino alla soglia dei 0,69 dollari a metà settimana, per poi ritracciare poco sotto. La quotazione corrente di 0,62 dollari vale un formidabile +10.784% su base year-to-date, e addirittura un +24.704% anno su anno. Numeri difficili persino da conteggiare, e che non hanno eguali nel seppur inflazionatissimo ramo delle divise digitali.
I pochi bull della più improbabile delle crypto, che hanno seguito negli ultimi mesi il vangelo secondo Musk, contano i profitti e gongolano, mentre il segmento bear del mercato (chi poteva immaginare che una valuta nata ad immagine e somiglianza di un meme potesse overperformare BTC&Co.?) fanno i conti con la più classica delle occasioni perse.
Dogecoin, quanto avresti guadagnato se…
Al momento della scrittura, come anticipato, il token Doge scambia a 0,62 dollari. Si tratta di una quota leggermente inferiore ai massimi toccati a metà settimana, ma che rileva comunque una fiammata del 1140% su base mensile. Per fare un raffronto, le prime due crypto per market cap, Bitcoin ed Ethereum, hanno realizzato nello stesso periodo rialzi dello 0,8% e del 74,4%. Insomma, c’è un nuovo sceriffo in città.
Ad inizio anno, e più precisamente il 1 gennaio, la quotazione del Doge si attestava invece a 0,0057 dollari, in linea con i fondamentali pressoché inesistenti della crypto. Il progetto, infatti, è monco da diversi anni, dato che gli sviluppatori Billy Markus e Jackson Palmer hanno abbandonato la (ricchissima) nave, e il mix di utilità limitata e offerta no-stop non sembrava essere il migliore dei driver per la quotazione del token.
Eppure, il Doge abbaia forte. Passiamo ai calcoli: con 1.000 dollari, ad inizio anno, un potenziale investitore avrebbe messo le mani su un bottino di 175.438 token. Al momento del picco, quando la crypto era arrivata a scambiare a 0,69, questo volume di monete digitali valeva 121.052 dollari, mentre con il leggero ribasso degli ultimi giorni la cifra è scesa a 108.771 bigliettoni.
Insomma, che la si veda come una iniezione utile a comprare una casa o ad integrare (per anni) il proprio stipendio, o anche come un ritocco della propria pensione, il Doge sembra davvero aver fatto il suo lavoro. Occhi puntati, ora, sul Saturday Night Live di domani sera: Elon Musk presenterà l’evento e ha già annunciato il lancio di una nuova scenetta sulla crypto. Altri record in vista?
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