Dove buttare il tetrapak? Istruzioni per riuscire a smaltire correttamente questo involucro e non commettere errori nella raccolta dei rifiuti.
Si hanno spesso dubbi su dove buttare il tetrapak, dal momento che, sebbene il suo involucro esterno sia in cartone, l’interno impermeabilizzato può portare fuori strada. Il tetrapak deve essere gettato nella carta, nella plastica o nel secco dell’indifferenziata? Un quesito che molte persone si sono poste, non conoscendo bene il modo di smaltire questa confezione così diffusa.
Il tetrapak è molto usato e lo possiamo trovare per contenere succhi di frutta, latte, bibite di vario tipo o anche alimenti come legumi o altre proposte contenti liquidi. Per rispettare la natura e differenziare in modo idoneo questa confezione è bene prendersi qualche minuto di tempo per capire bene dove si butta il tetrapak e risolvere così una volta per tutto il dubbio.
Di seguito andiamo a vedere dove come si deve riciclare questa confezione tanto diffusa e perché deve essere smaltita in questo modo.
Dove si butta il tetrapak? Istruzioni per il corretto smaltimento
Il tetrapak viene creato con tre diversi materiali: carta, la componente principale, a cui vengono aggiunti materiale plastico polietilene e alluminio, per riuscire così a rendere la confezione in grado di trattenere i liquidi e di proteggerli da luce e aria.
Proprio per la sua particolare composizione ci si chiede spesso in che modo debba essere gettato e soprattutto se possa essere in qualche modo riciclato.
I contenitori in tetrapak a oggi sono strutturati in modo da essere totalmente riciclabili, ma il secchio in cui inserirlo varia in base alle regole del comune di residenza. Il tetrapak può essere smaltito con la carta nella maggior parte zone, mentre in alcune città viene richiesto di gettarlo insieme agli imballaggi in plastica.
Ad esempio il tetrapak nel comune di Roma va gettato nella carta e lo stesso avviene anche nel comune di Milano, Bologna e Napoli. Mentre in altri comuni le indicazioni sono di gettarlo nel cassonetto della plastica.
Per riciclare bene il tetrapak è importante seguire in modo scrupoloso le indicazioni del proprio comune e in generale:
- svuotare bene il contenitore del liquido, facendo attenzione che non vi siano rimasugli, sciacquando con l’acqua l’interno del contenitore per eliminare i residui;
- è sempre bene togliere il tappo inoltre, in modo da gettarlo con la plastica, nel caso in cui il tetrapak vada differenziato con la carta. Ovviamente tale operazione non sarà necessaria se nel vostro comune questo materiale viene riciclato insieme alla plastica;
- appiattire la confezione che si andrà a gettare per non occupare più posto del necessario nel cassonetto.
In caso aveste dubbi su dove buttare il tetrapak nella vostra città vi consigliamo di vedere le norme del comune o della ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, in modo da non cadere in errore.
Come viene riciclato il tetrapak?
Sebbene a molti non sembri il tetrapak è un contenitore altamente riciclabile, caratteristica per cui risulta ancora più importante gettarlo nel cestino giusto. Questo materiale, sebbene sia un poliaccoppiato è per la maggior parte costituito di cellulosa.
Mediante processi industriali di separazione la cellulosa può essere separata dagli altri materiali e successivamente riusata per vari processi di riciclo.
La cellulosa estratta dal tetrapak può essere usata per produrre fazzoletti, sacchetti, salviette e vari prodotti del mercato della carta. Anche parte plastica viene riciclata e riusata per creare oggetti di uso comune e utensili, mentre la parte in alluminio può dare vita a vaschette in alluminio usate in cucina o carta forno.
Il tetrapak è quindi un contenitore altamente riutilizzabile e riciclabile, grazie al quale è possibile dare nuova vita a prezioso materiale.
Riciclare nel giusto modo questo materiale è quindi un grandissimo aiuto per la natura e per evitare di sprecare materie prime preziose.
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