Il Dow Jones sale dello 0,35% e raggiunge quota 19.185$, è un nuovo massimo storico per l’indice USA. A spingere il listino l’accordo tra Paesi OPEC, dati macro e Fed.
Dow Jones inarrestabile aggiorna ancora i massimi storici salendo a quota 19.185 punti. Il nuovo livello arriva in concomitanza con l’accordo sul taglio della produzione raggiunto nel pomeriggio di ieri a Vienna tra i Paesi OPEC.
Il taglio della produzione riguarderà oltre un milione di barili al giorno, circa il 5% in meno rispetto al livello attuale. Ad accettare sarebbero stati anche i paesi non OPEC con un taglio di circa 600 mila barili. L’euforia nel settore petrolifero avrebbe quindi spinto in avanti l’indice dello 0,35% portandolo a livelli mai testati prima.
Buone le notizie anche sul fronte macroeconomico. Ottimi i dati su occupazione, reddito personale e indici dei direttori degli acquisti delle aziende nella zona di Chicago. Leggermente in calo invece l’indice delle vendite di abitazioni.
Sul fronte Fed è invece Robert Kaplan ad insistere per un aumento dei tassi lento e graduale.
Dow Jones: cosa spinge i prezzi così in alto?
È il petrolio nella giornata di ieri a mettere il turbo a Wall Street, il quale beneficia dei forti rialzi dei titoli petroliferi dopo l’accordo OPEC arrivato nel vertice di Vienna. L’accordo comporterà il taglio di 1,2 milioni di barili al giorno portando la produzione a 32,5 milioni. A beneficiare nella giornata di ieri sono soprattutto i titoli petroliferi con forti crescite che interessano l’intero comparto.
Ottimi dati anche sul fronte macroeconomico che vede nel mese di novembre un incremento di posti di lavoro, nel solo settore privato, pari a 216 mila unità, decisamente migliori delle aspettative degli analisti pari a 165 mila. In accelerazione oltre all’inflazione che è cresciuta dell’1,4% ad ottobre, anche i redditi personali che hanno visto un incremento dello 0,6% rispetto al mese precedente. Leggermente in calo invece la spesa personale che non va oltre lo 0,3%, contro lo 0,5% atteso e la vendita di abitazioni che sale solo dello 0,1%.
A stimolare il mercato ha contribuito però anche il presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan, il quale è tornato ad insistere circa un aumento dei tassi lento e costante. Il banchiere centrale ha tenuto a puntualizzare che per affrontare le questioni economiche fondamentali sono necessarie altre forme di coinvolgimento da parte del governo oltre alle politiche delle banche centrali. Kaplan ha così ribadito che la rimozione delle politiche economiche accomodanti avverrà lenta e graduale.
Ma quanto durerà il rally del Dow Jones? Potrebbe essere in arrivo una leggera flessione?
Dow Jones: lo scenario tecnico
Il Dow Jones continua il rally iniziato il 7 novembre. Nessun segno di incertezza fin’ora per l’indice che continua ad aggiornare i massimi storici, ma quanto durerà?
Dall’analisi grafica possiamo notare come l’indice abbia rotto con estrema facilità tutte le resistenze che il mercato gli abbia presentato lungo la sua corsa. Al contrario di Nasdaq e S&P500 il Dow Jones continua costantemente ad aggiornare i massimi storici arrivando a toccare 19.190, livello mai testato prima.
Dal confronto del grafico con l’indicatore ADL però possiamo notare il formarsi di una leggera divergenza ribassista (evidenziata dalla linea viola) iniziata a metà della salita. Tale divergenza potrebbe essere un campanello d’allarme per chi scommette su una continuazione del rally. I prezzi sembrano volersi prendere un periodo di pausa in modo da consolidare i livelli raggiunti fin’ora.
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