Nell’ultima riunione della BCE tenutasi giovedì scorso a Vilnius, le parole di Mario Draghi seppur accomodanti hanno deluso gli investitori sul tema TLTRO III. Per quanto riguarda il tema scottante dei Minibot, il Presidente della BCE è stato chiaro: «Non credo sia buona idea»
Dalla riunione della BCE di giovedì scorso, che si è tenuta a Vilnius, il Presidente della BCE Mario Draghi è stato molto chiaro.
Alla luce di un contesto economico in deterioramento, la Banca Centrale Europea è pronta ad utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione. La grande novità dell’ultimo meeting della BCE è stata rappresentata dall’allungamento della forward guidance di almeno sei mesi.
«Il Consiglio direttivo si attende ora che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine», ha detto il Presidente della BCE, Mario Draghi.
«Draghi ha dovuto prendere atto del rallentamento in essere nell’Eurozona e di un inflazione che, al netto dello stimolo monetario di questi anni, si trova oggi al livello minimo (1.2%) dal 2016. Sul piano operativo ha fornito alcuni dettagli del TLTRO-III e ribadito il commitment di sostegno all’economia fintanto che sarà necessario», commenta Edoardo Fusco Femiano, Market analyst per eToro.
Le tre grandi sfide da affrontare
Per Mario Draghi sono tre i grandi rischi da affrontare: «le incertezze geopolitiche, il protezionismo e la vulnerabilità dei mercati emergenti”. Si tratta di tre elementi “che stanno peggiorando il clima di fiducia economica».
A livello di singoli settori, il terziario «tiene bene, gli investimenti migliorano e le condizioni meteo favoriscono il settore delle costruzioni», spiega il Presidente BCE. Per quanto tempo l’economia può essere «protetta» dalla debolezza del manifatturiero? «È di questo che abbiamo parlato quando abbiamo deciso di mantenere i tassi bassi e deciso di far ripartire i reinvestimenti».
TLTRO III: finalmente i dettagli
Fronte TLTRO III, il nuovo round di finanziamenti a tassi agevolati previsti per settembre, «il Consiglio direttivo ha deciso che per ciascuna operazione sarà fissato un tasso di interesse superiore di 10 punti base rispetto al tasso medio applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema”, ha detto Draghi durante la conferenza.»Concedendo prestiti netti idonei superiori a un valore di riferimento, nelle TLTRO III le banche beneficeranno di un tasso di interesse inferiore, che potrà essere ridotto fino a raggiungere un livello pari al tasso medio applicato ai depositi presso la banca centrale per la durata dell’operazione con l’aggiunta di 10 punti base". Con il tasso sui depositi al -0,40%, tale tasso potrà arrivare fino a -0,30%.
Tuttavia, gli analisti si aspettavano condizioni decisamente più generose. Il nuovo round di TLTRO sarà infatti offerto ad un tasso leggermente peggiore rispetto all’ultima volta.
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Rispondendo a specifica domanda, Draghi ha detto che i Minibot «o sono soldi, e quindi rappresentano una cosa illegale, o sono altro debito e quindi lo stock sale. Non mi sembra che i mercati stiano valutando positivamente questa idea».
«Sui Minibot, Draghi ha ricordato all’Italia che possono essere solo forme debito, non potendo l’Italia emettere strumenti di pagamento autonomamente. Si è trattato di un richiamo molto netto sul tema della sovranità monetaria che, essendo riferita ad un’intera area monetaria e non ad un singolo paese, può spettare solo alla BCE. Sulla procedura nei confronti dell’Italia, saggiamente, si è tenuto lontano dal giudicare possibili decisioni della Commissione», conclude l’esperto di eToro.
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