Amundi è in trattativa esclusiva con Société Générale per rilevare Lyxor: dal matrimonio nascerà il leader europeo degli ETF.
Amundi, società di asset management francese controllata da Crédit Agricole, ha messo sul piatto 825 milioni di euro per rilevare Lyxor, player specializzato negli strumenti passivi. La trattativa, avviata da Amundi in esclusiva con la controllante Société Générale, si concluderà entro i prossimi dieci mesi e darà vita al leader europeo nel segmento degli ETF.
Amundi vicina all’acquisto di Lyxor
Due anime che si fondono: da una parte Amundi, colosso transalpino che figura tra i primi dieci al mondo in area asset management, con masse di 1.700 miliardi di euro di cui circa 65 in fondi ETF. Una somma, quest’ultima, che dopo le nozze con Lyxor potrebbe lievitare fino a 142 miliardi, conferendo al nuovo player la leadership nel ramo dei fondi replicanti con una quota di mercato del 14% e base diversificata di clienti e aree geografiche.
leggi anche
ETF ed ESG: un connubio perfetto
Dall’altra Lyxor, società di risparmio gestito fondata nel 1998 e con focus sul segmento ETF, di cui è – non a caso – uno dei pionieri nel vecchio continente. Lyxor gestisce masse di 124 miliardi di euro in asset, con 77 miliardi in prodotti passivi, di cui è il terzo operatore di mercato in Europa con una quota del 7,4%.
L’accordo sarà finalizzato entro febbraio 2022 e rafforzerà anche i rapporti commerciali tra Amundi e Société Générale, che dalla cessione della controllante Lyxor potrebbe ricavare una plusvalenza di 430 milioni di euro, con un impatto positivo sul Common Tier Equity 1 ratio di 18 punti base per la banca francese.
Il mercato degli ETF continua l’espansione
Quando Amundi e Lyxor convoleranno a nozze, il nuovo player si confronterà probabilmente con un mercato, quello degli ETF, sensibilmente più ricco rispetto a quello odierno. Il segmento dei fondi replicanti continua infatti a macinare record, con gli asset investiti in ETF ed ETP che sul finire del 2020 hanno toccato un nuovo massimo di 7.990 miliardi di dollari.
Nel dettaglio, lo scorso anno il patrimonio è aumentato del 25,6%, mentre gli afflussi netti hanno tagliato un nuovo traguardo a quota 762,8 miliardi, ben aldilà dei massimi del 2017.
leggi anche
Investire in ETF: la guida completa
© RIPRODUZIONE RISERVATA