Ecco quale è stato (finora) il miglior titolo del 2021 sul Dow Jones. E perché

Pierandrea Ferrari

26 Luglio 2021 - 16:57

Il circuito di carte USA American Express finisce sotto la lente degli analisti: +45% in Borsa nel 2021, in crescita utili e fatturato nel secondo trimestre.

Ecco quale è stato (finora) il miglior titolo del 2021 sul Dow Jones. E perché

E’ il circuito USA American Express (finora) il top pick del 2021 sull’indice statunitense Dow Jones. Il titolo, dall’inizio dell’anno, ha guadagnato il 45%, leggermente sopra Goldman Sachs e a distanza dai principali competitor, come Mastercard e Visa, rispettivamente a +7% e +12%. La fiducia degli investitori è stata ripagata lo scorso venerdì con la pubblicazione dei conti relativi al secondo trimestre, che hanno evidenziato un utile da 2,3 miliardi di dollari e un fatturato da 10,2 miliardi, in crescita del 33% sullo stesso periodo dell’anno precedente.

American Express top pick sul Dow Jones nel 2021

Il trend positivo per la società USA, allargando l’inquadratura, risale in realtà al 2018, quando l’attuale CEO Stephen J. Squeri prese il posto di Ken Chenault, in sella dal 2001. Con Squeri al timone, American Express ha incrementato gli investimenti in nuove tecnologie e diversificato le proprie attività, grazie anche ad acquisizioni strategiche come quella della startup fintech Kabbage, rilevata lo scorso anno.

Quotazione American Express dal 4/1/2021 al 26/7/2021

«I forti risultati del secondo trimestre mostrano che i passi mossi nel gestire la società durante la pandemia e la nostra strategia di investire per costruire un momentum di crescita stanno pagando», la linea di Squeri. Inoltre il CEO, in occasione della conference call con gli analisti durante la presentazione dei risultati trimestrali, ha ribadito che American Express sta reggendo all’urto della crescente competizione delle società tech come Square e Venmo, e anche dei circuiti di carte Capital One e Bancorp.

La chiave del successo di American Express: i giovani

E la chiave, per i risultati mostrati dal titolo in Borsa e dalla società côté finanziario, secondo gli stessi executive di American Express sarebbe la capacità del circuito di carte di raggiungere una clientela giovane, grazie soprattutto ad una campagna marketing aggressiva che solo nel secondo trimestre è costata al Gruppo 1,3 miliardi, come spiegato agli analisti dal CFO Jeffrey Campbell. «Vediamo la spesa dei titolari di carte in crescita sin dal primo trimestre, e persino oltre i livelli pre-pandemia a giugno, con la porzione più grande di questa spesa che è attribuibile ai Millennials e alla Generazione Z», la panoramica di Squeri.

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