Quale impatto avranno le elezioni europee sui mercati finanziari? C’è lo spiega Kurt Schappelwein di Raiffeisen Capital Management
I riflettori dei mercati sono puntati sulle imminenti elezioni europee 2019, in agenda per domenica 26 maggio. Oltre mezzo miliardo di cittadini dei 27 Stati membri dell’UE andranno alle urne per eleggere gli Europarlamentari.
A pochi giorni dalle elezioni, gli investitori temono l’aumento di partiti populisti di destra. I recenti sondaggi condotti dal Parlamento Europeo, mettono in evidenza la possibilità che i partiti euroscettici siano in grado di raggiungere circa 250 seggi su un totale di 750, il che andrebbe a creare un importante schieramento anti-UE.
Se le previsioni elettorali dovessero essere confermate, l’Italia darebbe un significativo contributo al fronte populista, con circa 28 seggi alla Lega Nord e 21 al Movimento 5 Stelle, mentre si dovrebbe assistere ad un crollo di quelli del Partito Democratico, che passerebbe da 31 a 14.
«Un’ampia vittoria dei partiti di destra è tuttavia piuttosto improbabile e il Parlamento europeo non è così forte, ma influirebbe comunque sulla capacità del Parlamento europeo di agire sulle riforme strutturali», sostiene Kurt Schappelwein, Responsabile Multi Asset Allocation di Raiffeisen Capital Management.
Elezioni UE 2019: l’impatto sui mercati finanziari
Le elezioni UE 2019 probabilmente rappresenteranno un non-evento per i mercati, se i sondaggi si riveleranno corretti e gli europeisti potranno assicurarsi la maggioranza. Al contrario se i partiti euroscettici di destra dovessero superare le aspettative o formare una coalizione, ci si potrebbe aspettare qualche turbolenza sia sul mercato valutario, sia su quello obbligazionario dell’area euro.
«Guardando ai sondaggi, non prevediamo cambiamenti radicali nel panorama politico del Parlamento europeo. Nonostante questo, il populismo avrà indubbiamente un impatto sulle elezioni europee, favorendo uno spostamento dai partiti politici di centro a quelli di destra», spiega Schappelwein.
«In questo momento non vediamo conseguenze dirette sui mercati finanziari derivanti dalle elezioni europee, ma risultati imprevisti potrebbero ripercuotersi sui governi locali come Germania, Italia o Regno Unito», prosegue l’esperto.
Elezioni UE: focus sui titoli obbligazionari italiani
Per quanto riguarda specificatamente l’Italia, Schappelwein vede una forte possibilità di nuove elezioni innescate, tra le altre cose, dai risultati delle elezioni europee. «Questo potrebbe quindi ripercuotersi sui titoli obbligazionari italiani in entrambe le direzioni».
Uno spostamento a favore dei partiti politici di centro e di posizioni pro-euro alle elezioni europee potrebbe costituire un fattore positivo per i titoli italiani, mentre un ulteriore spostamento verso partiti euroscettici potrebbe portare a una maggiore incertezza e instabilità politica e quindi a un allargamento dello spread.
Elezioni UE: mercato azionario europeo meno esposto a rischi
Per quanto riguarda il mercato azionario europeo, l’esperto di Raiffeisen Capital Management non vede quasi alcun impatto derivante dal voto europeo. Differente invece la view per il Regno Unito: le elezioni del Parlamento europeo potrebbero avere una notevole importanza, poiché si tratterà del primo voto orientativo dopo le elezioni politiche del 2017, precedute dal referendum sulla Brexit.
«Un’eventuale vittoria dei movimenti europeisti potrebbe avere un impatto sull’ulteriore processo di Brexit, portando a una soft Brexit o addirittura a un secondo referendum, o a nuove elezioni nel Regno Unito. Per questo sarà cruciale tenere d’occhio i risultati delle votazioni nel Regno Unito e in Italia», conclude Schappelwein, Responsabile Multi Asset Allocation di Raiffeisen Capital Management.
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