Con la vendita dell’intera partecipazione in Open Fiber, Enel incasserà 2,65 miliardi di euro.
Nella tarda serata di ieri Enel ha firmato i contratti relativi alla cessione dell’intera partecipazione detenuta in Open Fiber, ovvero la società attraverso la quale la multinazionale dell’Energia e Cdp avevano iniziato ad operare nel mercato della fibra ottica dal dicembre del 2015, con una divisione 50-50 del capitale.
Enel cede il 50% di Open Fiber a Macquarie e Cdp Equity
Ora, in conformità con gli accordi stipulati, Enel cederà il 50% di Open Fiber, con due contratti di vendita separati. Il primo prevede la cessione del 40% a Macquarie Asset Management, che per la quota sborserà 2,12 miliardi, cifra che include anche il trasferimento dell’80% della porzione Enel del prestito concesso ad Open Fiber. È previsto, inoltre, che il corrispettivo aumenti ad un tasso del 9% annuo a decorrere dal 1 luglio 2021.
Per quanto riguarda il secondo accordo, Cdp Equity acquisterà il 10% della partecipazione di Enel per 530 milioni, portando così le sue quote in Open Fiber al 60%. Nella somma stabilità è incluso il trasferimento del 20% della porzione Enel del prestito concesso ad Open Fiber. In tutto, dunque, Enel incasserà 2,65 miliardi, assicurandosi da contratto anche degli earn-out legati ad eventi futuri e incerti.
Le condizioni per il closing
La finalizzazione della cessione è attesa entro fine anno, ma il closing è subordinato ad una serie di condizioni. Tra queste l’ottenimento dei waiver necessari al trasferimento del 40% delle quote a Macquarie da parte delle banche finanziatrici di Open Fiber e anche delle varie autorizzazioni amministrative, soprattutto in materia di golden power.
© RIPRODUZIONE RISERVATA