Ultime news sugli esodati: l’Inps chiede chiarimenti al Ministero del Lavoro sull’ammissione alla settima salvaguardia dei lavoratori in mobilità. Molte domande restano in sospeso.
Per quanto riguarda le pensioni anche sul fronte degli esodati la situazione è ancora calda.
Le ultime news che riguardano questa categoria di lavoratori, infatti, vede protagonista l’Inps che ha chiesto chiarimenti al Ministero del Lavoro circa l’ammissione dei lavoratori in mobilità alla Settima salvaguardia.
La situazione di questi lavoratori non è ancora infatti ben chiara, in particolare quella di quei lavoratori in mobilità che provengono da aziende cessate o sottoposte a procedure concorsuali quali fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinari.
Molte domande di ammissione alle tutele predisposte dalla Settima salvaguardia sono quindi ancora in sospeso in attesa dei chiarimenti che il Ministero del Lavoro dovrà fornire all’ente di previdenza nazionale.
Esodati news: cosa prevede la settima salvaguardia per i lavoratori in mobilità?
Ma cosa prevede la legge per i lavoratori in mobilità? Sulla base di quanto disposto dall’articolo 1, comma 265 della Legge 208/2015, per i lavoratori in mobilità che si trovano nelle situazioni sopra elencate non è previsto necessariamente un accordo (che sia governativo o non governativo) stipulato entro il 2011 per poter accedere alla mobilità. Questo diversamente da quanto previsto per gli altri lavoratori in mobilità.
A confermare questo orientamento è anche l’Inps con la circolare 50/2016.
Tuttavia se si seguisse quest’interpretazione il rischio sarebbe quello di dover accogliere un numero di domande di accesso alla Settima salvaguardia maggiore di quello per il quale sono state predisposte le coperture economiche necessarie ossia 6.300 domande.
La graduatoria stilata per l’accesso degli esodati alla settima salvaguardia, infatti, è unica ed è basata sulla data di cessazione del rapporto di lavoro: il rischio concreto è quello di dover escludere dalla salvaguardia persone che sarebbero idonee come ad esempio anche i lavoratori in mobilità non provenienti da aziende cessate o sottoposte a procedure concorsuali.
In questo modo si verrebbero a creare delle discriminazioni non giustificabili, come è stato fatto notare anche dai gruppi che rappresentano gli esodati.
Esodati news, settima salvaguardia: Inps chiede chiarimenti sui lavoratori in mobilità
Proprio per questi motivi, e per il forte rischio di discriminazione rappresentato dall’eventuale esclusione dalle tutele di soggetti potenzialmente idonei, l’Inps ha deciso di tenere in sospeso le domande di accesso alla settima salvaguardia da parte dei lavoratori in mobilità da aziende cessate o sottoposte a procedure concorsuali in attesa di chiarimenti da parte del Ministero del Lavoro sul requisito dell’accordo precedente al 31 dicembre 2011.
Tale categoria di esodati dovrà quindi attendere ulteriori notizie.
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