L’Europa deve vincere 3 sfide economiche: le parole di von der Leyen

Violetta Silvestri

15/09/2021

L’Unione Europea deve vincere almeno 3 sfide economiche e sociali nei prossimi anni: lo ha annunciato Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione. Quali priorità per l’UE?

L’Europa deve vincere 3 sfide economiche: le parole di von der Leyen

L’Unione Europea si trova dinanzi a un momento eccezionale della sua storia e di quella globale: a ricordarlo è stata Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione.

Un intervento atteso e importante, che è arrivato proprio mentre il vecchio continente e il mondo intero ancora si interrogano su come uscire definitivamente dalla crisi pandemica.

Tra emergenza climatica, disuguaglianze sociali, disomogeneità nel rilancio economico, minacce dalla variante Delta e peggioramento dei diritti umani, l’Europa dovrà affrontare almeno 3 grandi sfide economiche.

Nel suo discorso, von der Leyen ha tracciato un bilancio dell’anno e lanciato un programma futuro per l’UE: quali priorità per la crescita europea? Il focus è - almeno - su 3 temi cruciali.

1. Salute e lotta alle pandemie

La pandemia ha cambiato gli equilibri del mondo e delle persone, ma l’Europa è riuscita a rispondere in modo univoco.

Con questa premessa, von der Leyen ha ricordato al Parlamento UE il successo delle vaccinazioni: “più del 70% degli adulti ha ricevuto una vaccinazione completa. Siamo stati gli unici a condividere la metà della nostra produzione di vaccini con il resto del mondo. Abbiamo consegnato più di 700 milioni di dosi agli europei e più di 700 milioni di dosi al resto del mondo, in più di 130 Paesi.”

Tuttavia, investire nell’uguaglianza sanitaria è un dovere per l’UE. Per questo, la presidente della Commissione ha annunciato che con Team Europa è a disposizione 1 miliardo di euro per la produzione di vaccini a mRNA in Africa. L’UE condividerà 250 milioni di dosi e aggiungerà una nuova donazione di altre 200 milioni entro la metà del prossimo anno.

Non solo, combattere e prevenire prossime epidemie è fondamentale. L’Unione Europea ha quindi creato l’autorità HERA, “una risorsa enorme per far fronte alle future minacce sanitarie più rapidamente e in modo migliore.”

La proposta di von der Leyen, inoltre, è di investire 50 miliardi di euro entro il 2027 per la resilienza europea sanitaria.

2. Tecnologia, digitale, microchip

Non è di certo sfuggito al discorso di von der Leyen il quadro di fragilità che sta caratterizzando la ripresa economica globale.

Le carenze di materie prime, i problemi di approvvigionamento e la dipendenza da pochi produttori di importanti materiali rischia di mandare in tilt la ripresa. Anche in Europa.

Per questo, una sfida economica cruciale per l’UE è quella della tecnologia, con la corsa al digitale in primo piano.

Il discorso è stato chiaro al riguardo, con un passaggio sull’attuale situazione esplicito:

Non esiste digitale senza chip. Mentre parliamo, intere linee di produzione stanno già lavorando a velocità ridotta, nonostante la domanda crescente, proprio per la carenza di semiconduttori. Ma mentre la domanda mondiale è esplosa, la quota europea dell’intera catena del valore, dalla progettazione alla capacità di produzione, si è assottigliata. Ora dipendiamo dai chip di ultima generazione fabbricati in Asia.”

L’obiettivo, dalla stessa von der Leyen valutato come arduo, è di dar vita a un ecosistema europeo dei chip che sia all’avanguardia, inclusa la produzione. Così ci garantiremo la sicurezza dell’approvvigionamento e svilupperemo nuovi mercati per una tecnologia europea innovativa.”

3. Transizione energetica

Mentre si parla di crisi energetica nel continente europeo, con l’allarme prezzi di gas ed elettricità e l’allerta scorte carenti per l’inverno, la sfida della green economy si fa sempre più urgente.

L’Unione Europea è chiamata a giocare un ruolo da protagonista in questa significativa battaglia al cambiamento climatico.

Il target resta fisso: la riduzione di almeno il 55 % delle emissioni entro il 2030. Come? Von der Leyen ricorda i punti chiave della strategia: imporremo un prezzo all’inquinamento; renderemo pulita l’energia che utilizziamo; avremo auto più intelligenti e aeroplani più ecologici.

La proposta è anche di un fondo un nuovo Fondo sociale per il clima, per far fronte alla povertà energetica di cui già soffrono 34 milioni di europei.

Sfide ambiziose, necessarie, complesse quelle dell’Europa. Proprio quando il sistema stesso di tassazione degli inquinanti sta spingendo il prezzo dell’energia, la variante Delta preoccupa e la carenza di chip sta fermando le aziende europee delle auto, questi 3 temi economici risultano ancora più attuali. L’Unione Europea vincerà le sfide?

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