Cresce l’ottimismo per la ripresa europea: i dati sulla fiducia di giugno sono schizzati ai massimi di 20 anni. La ripresa è davvero senza ostacoli? Luci e ombre per l’Eurozona.
Eurozona: la fiducia nell’economia è migliorata al livello più alto in più di due decenni a giugno.
Questo l’ultimo dato pubblicato il 29 giugno. Migliora ancora, quindi, il sentiment dei Paesi a moneta unica.
La riapertura di negozi, ristoranti e altri servizi ha spinto la regione a riprendersi dalla crisi pandemica. O, comunque, a guardare con maggiore ottimismo al prossimo futuro.
Restano, però, ombre sul cammino del rilancio, legate alla diffusione delle varianti. Cosa ha messo in evidenza il record della fiducia nell’Eurozona?
Eurozona: fiducia in grande slancio, al top da 20 anni
L’indice del sentiment della Commissione europea, che analizza il clima di affari e consumatori, è salito a 117,9, superando quasi tutte le stime di un sondaggio Bloomberg.
Il guadagno è stato trainato dal crescente ottimismo nei servizi, sebbene anche l’industria, il commercio al dettaglio e l’edilizia siano migliorati.
L’economia della regione si sta riprendendo rapidamente man mano che i tassi di infezione diminuiscono e le restrizioni sulla pandemia vengono revocate.
Molti Paesi si aspettano che la domanda durante i mesi estivi aumenti con la ripresa dei viaggi e delle attività commerciali, sebbene alcuni stiano ancora esercitando cautela sulla diffusione della variante Delta.
Il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire, esortando le persone a vaccinarsi, non ha nascosto le ombre sul cammino del rilancio:
“L’unico ostacolo rimasto a una forte ripresa della crescita nel 2021 e un ritorno alla normalità all’inizio del 2022 è il rischio della variante e della pandemia.”
La fiducia a giugno è aumentata in cinque dei sei maggiori Paesi dell’Unione Europea, con solo la Spagna che ha registrato un leggero calo.
I servizi dell’area euro hanno registrato il quarto miglioramento significativo consecutivo e la fiducia dell’industria ha raggiunto il massimo storico.
Tuttavia, una stretta dell’offerta ha continuato a pesare un po’ sui produttori, le cui scorte erano considerate più scarse che mai.
Il sentimento tra i consumatori è aumentato per il quinto mese consecutivo e anche le aspettative sull’occupazione sono cresciute, trainate da piani di assunzione più ottimistici nell’industria e nei servizi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA