Facebook ha una nuova regola sui diritti d’autore e le foto diventano pubbliche e possono essere usate: torna il post bufala che mette in allarme gli utenti.
Facebook ha una nuova regola e le foto pubblicate sul tuo profilo diventano pubbliche e di dominio del social network: è questo il nuovo post bufala che in queste ore viene condiviso da tantissimi profili e che mette in guardia sulle nuove regole per i diritti d’autore su Facebook.
Tutto falso: il post in questione, pubblicato a catena di S. Antonio sugli stati da diversi utenti, invita a condividere una normativa che protegge il profilo di turno dall’uso improprio delle foto pubblicate su Facebook che, stando al contenuto del lunghissimo testo, diventerebbero proprietà della piattaforma accanto ai messaggi, post e informazioni varie condivise.
Un bel mix che, a livello giuridico, ha ben poco significato e il cui obbiettivo è solo uno: diffondere e far condividere il più possibile la bufala in questione. Ecco cosa c’è da sapere davvero.
Facebook, nuova regola per usare le foto e diritti d’autore: il post bufala
Lo stato di cui stiamo parlando è il seguente:
Nella confusione intorno al Covid 19, non dimenticate che domani inizia la nuova regola su Facebook secondo cui le nostre foto possono essere usate. Ricordate che la scadenza è oggi. Possono essere usate in cause legali contro di noi. Tutto quello che abbiamo pubblicato oggi diventa pubblico, anche i messaggi cancellati. Non ci vuole nulla a fare un semplice copia e incolla: meglio al sicuro che dispiacersi.
“Non permetto a Facebook né a nessuna formazione relativa a Facebook di usare le mie foto, informazioni, messaggi o post, sia del passato che in futuro”. Con questa dichiarazione, do una notifica a Facebook che è rigorosamente vietato rivelare, copiare, distribuire o intraprendere altre azioni contro di me in base a questo profilo e/o sui suoi contenuti.
Il contenuto di questo profilo è informazioni private e riservate. La violazione della mia vita personale può essere punita dalla legge.
Nota: «Facebook» ora è un’entità pubblica. Tutti i membri dovrebbero pubblicare una nota come questa. Se preferisci, puoi copiare e posizionare questa versione. Se non pubblicate la dichiarazione almeno una volta, consentirai silenziosamente l’uso delle tue foto e le informazioni contenute negli aggiornamenti dello stato del profilo. Non «condividi», ma «copia+incolla». Il loro nuovo algoritmo sceglie le stesse persone -intorno alle 25- che leggeranno i tuoi post.
A questa prima parte di questo lunghissimo post bufala si aggiunge poi un’altra fantasiosa postilla:
“Tieni giù il dito ovunque in questo post e verrà fuori copia. Clicca su Copia, poi vai sulla tua pagina, inizia un nuovo post e metti il dito ovunque nel campo vuoto. Incolla verrà fuori e ci clicchi sopra.
Questo bypasserà il sistema.
Non permetto a Facebook di condividere nulla di mio che ho messo sul loro sito web. Foto, attuali o passate, post, numeri di telefono o e-mail... assolutamente nulla può essere usato in nessuna forma senza il mio permesso scritto o contenuti verbali.”
Vecchia bufala ma aggiornata: si fa un vago riferimento al COVID-19, per attualizzarla, e poi ci si riferisce a una inesistente data di scadenza e a un nuovo algoritmo destinato a mettere in pericolo la nostra privacy e i nostri profili. Come ampiamente sottolineato, si tratta di una bufala e nulla di quanto riportato trova un fondamento di verità nella realtà dei fatti (e delle norme di Facebook).
Foto pubblicate su Facebook: a chi appartengono i diritti d’autore
Quando pubblichiamo una foto su Facebook acconsentiamo soltanto alla pubblicazione della nostra foto sul social network ma non diamo alcun consenso o autorizzazione implicita all’uso delle stesse da parte di chiunque, le foto postate costituiscono contenuto protetto (come sottolineato in diverse sentenze derivata da cause per il dritto d’autore su Facebook).
La risposta ufficiale risiede tra i termini e condizioni di Facebook dove viene indicata la differenza tra contenuti IP, coperti da proprietà intellettuale come foto e video, e contenuti semplici ovvero non coperti da diritti (articolo 2 della licenza di Facebook).
Anche senza marchi digitali come simboli o forme digitali integrati all’interno dei contenuti postati la pubblicazione di una foto o di un video sulla propria pagina personale di Facebook va costituire una titolarità dei diritti del contenuto originale postato, appartenenti al profilo o pagina di turno (fino a prova che dimostri il contrario).
In parole povere, potere stare tranquilli: Facebook non sta aggiornando alcun termine e condizione e i diritti dei contenuti postati sul vostro profilo non dipendono dalla condivisione di una normativa mal scritta attraverso uno stato da condividere.
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