Il Presidente della Fed Jerome Powell ha messo le mani avanti sul taglio dei tassi di interesse e la reazione dei mercati è stata immediata
Jerome Powell ha frenato sul taglio dei tassi di interesse Fed.
Nel suo intervento tenuto nella giornata di ieri, martedì 25 giugno, il Presidente della banca centrale statunitense ha messo le mani avanti e ha gettato acqua sul fuoco delle ultime speculazioni. I mercati ne hanno risentito.
Secondo la maggior parte degli analisti, nella riunione Fed di fine luglio i tassi di interesse verranno tagliati (dopo i 4 rialzi del 2018). Powell, però, ha preferito adottare un atteggiamento più attendista, ma non è stato il solo.
Fed: nessun taglio dei tassi di interesse a luglio?
Le dichiarazioni di Jerome Powell hanno avuto un impatto deciso soprattutto su Wall Street, dove S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno chiuso con ribassi compresi tra lo 0,6% e l’1,5% circa.
Stando a quanto affermato dal Presidente, la Fed sta valutando se le attuali incertezze economiche sono tali da richiedere un taglio dei tassi di interesse. Per il momento, la banca centrale adotterà un approccio “wait and see” visto quanto sono stati rapidi i recenti cambiamenti economici.
Per dirla in altre parole, Powell ha preferito non confermare l’imminente revisione del costo del denaro, ma ha altresì ricordato l’indipendenza politica della sua banca centrale. Il riferimento è alle continue pressioni di Donald Trump che ha spesso chiesto al FOMC di tagliare i tassi.
Mentre il numero uno del FOMC ha parlato di atteggiamento attendista, ancor più chiara è risultata la posizione del governatore della Fed di St Louis, James Bullard, che si è scagliato espressamente contro la revisione del costo del denaro nel prossimo meeting. Gran parte del mercato però è ancora convinta che il 31 luglio ci sarà l’atteso taglio dei tassi di interesse.
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