Festivo di sabato, cosa cambia in busta paga: stipendio e permessi, cosa serve sapere

Simone Micocci

20 Dicembre 2021 - 12:08

Cosa cambia quando il festivo cade di sabato? Le conseguenze per stipendio e permessi nei casi di festività non godute e non.

Festivo di sabato, cosa cambia in busta paga: stipendio e permessi, cosa serve sapere

Cosa succede quando il festivo cade di sabato? Una domanda che specialmente in queste settimane è ricorrente visto che sia il giorno di Natale che quello di Capodanno cadono di sabato e dunque i lavoratori sono curiosi di sapere quali sono le conseguenze per busta paga e permessi.

La risposta a questa domanda varia a seconda di una serie di fattori. Bisogna capire, ad esempio, se per il dipendente solitamente il sabato è un giorno lavorativo oppure no, o comunque bisognerà fare una distinzione tra quando il festivo viene lavorato e quando invece il dipendente si astiene dall’attività lavorativa.

Sono diverse, quindi, le conseguenze del festivo che coincide con un sabato ed è bene procedere con ordine per non fare confusione. Vediamo, a seconda dei casi, quando spetta un aumento dello stipendio in busta paga e quando invece il lavoratore ha diritto a un semplice giorno di riposo extra.

Festivo di sabato: conseguenze per il dipendente che solitamente non lavora nel fine settimana

Cominciamo dall’analizzare cosa cambia per quel lavoratore che solitamente di sabato non lavora, ad esempio per coloro che sono impegnati cinque giorni su sette con un pausa nel fine settimana.

Le conseguenze anche qui variano a seconda di quanto succede nel festivo: potrebbe accadere, ad esempio, che il datore di lavoro decida eccezionalmente di aprire la propria attività nel giorno festivo chiedendo al lavoratore di prestare regolarmente servizio. Viceversa, c’è il caso del lavoratore che - come indicato nel proprio orario di lavoro - si astiene regolarmente indipendentemente dal giorno festivo, non recandosi dunque a lavoro di sabato.

Festivo di sabato lavorato

Partiamo dal primo caso, ossia da quello dove datore di lavoro e dipendente si accordano affinché quest’ultimo rinunci al giorno di riposo lavorando regolarmente nel sabato festivo. Ricordiamo che la legge stabilisce che l’effettuazione della prestazione lavorativa durante le festività deve comunque essere limitata a casi eccezionali e che nel caso in cui il lavoratore decida di lavorare dovrà avere diritto a un trattamento economico maggiorato, calcolato aggiungendo alla normale retribuzione la maggiorazione riconosciuta dal CCNL.

Prendiamo come esempio un lavoratore impegnato cinque giorni su sette che prende circa 50,00€ al giorno. Ebbene, lavorando il sabato questo avrà diritto ad altri 50,00€ più alla relativa maggiorazione. La settimana, quindi, sarà considerata come lavorata per 6 giorni, con il vantaggio poi di una maggiorazione che varia a seconda del contratto di riferimento (ad esempio, nel contratto Commercio e Terziario è del 30%, mentre nel settore della Ristorazione è del 20%).

Festivo di sabato non lavorato

Prendiamo adesso il caso del dipendente che non lavora sia nel sabato non festivo che nel sabato festivo. Ebbene, per questi si parla di festività non goduta, in quanto non godono di un giorno di riposo extra in quanto il sabato sarebbe stato comunque un giorno non lavorato.

Cosa dice a riguardo la normativa? Bisogna fare una distinzione tra le varie festività, ossia tra:

  • festività nazionali: 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno;
  • altre festività infrasettimanali riconosciute: 1° gennaio, 6 gennaio, Pasquetta, 1° novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre. A questi si aggiunge la festività per il santo patrono comunale.

Generalmente la regola vuole che quando il festivo coincide con un sabato e questo non viene goduto, il lavoratore ha diritto a un ulteriore giorno di riposo ma a nessun incremento della retribuzione.

L’eccezione è rappresentata dalle festività nazionali, le quali anche se cadono di sabato vanno considerate come se cadessero di domenica. La regola vuole, infatti, che quando il festivo coincide con una domenica e questo non viene goduto, per il lavoratore si considera al pari di un giorno lavorato con un aumento dunque in busta paga.

Per il sabato non è così, in quanto al massimo spetta un giorno di riposo in più, a meno che, come abbiamo visto, non si tratti di una festività nazionale o comunque il CCNL (ce ne sono diversi) stabilisca diversamente riconoscendo anche per la festività non goduta di sabato una maggiorazione in busta paga.

Festivo di sabato: conseguenze per il dipendente che solitamente lavora nel fine settimana

Cosa succede invece a quei lavoratori che solitamente il sabato lavorano, ad esempio per chi è impegnato sei giorni su sette con riposo solo la domenica (o comunque in un giorno infrasettimanale), dipende sempre da come ci si comporta nel giorno festivo, ossia se questo si astiene o meno dallo svolgimento dell’attività lavorativa.

Festivo di sabato lavorato

Partiamo da chi non si astiene. In questo caso valgono le regole suddette: il lavoro nel festivo deve comunque dipendere da un accordo tra il lavoratore e l’azienda.

Per il lavoratore vale quanto detto in precedenza: oltre alla retribuzione spettante regolarmente si ha diritto alla maggiorazione per festivo variabile a seconda del CCNL di riferimento.

Festivo di sabato non lavorato

In questo caso si considera la festività come goduta. Generalmente, infatti, il dipendente presta attività lavorativa di sabato e l’astensione è solamente merito del festivo.

Le conseguenze in busta paga, quindi, sono le stesse previste per tutte le altre festività godute: il lavoratore ha diritto ad astenersi con la giornata non lavorata che viene considerata, in termini economici, come se lo fosse. Il dipendente ha dunque diritto allo stipendio anche per il giorno festivo, senza però altre maggiorazioni o riposi compensativi.

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