Fiat Chrysler accusata di corruzione nega tutto

Marco Longo

26 Gennaio 2020 - 14:30

In USA Fiat Chrysler ha negato in tribunale le accuse di corruzione che sono state effettuate nelle scorse settimane da General Motors

Fiat Chrysler accusata di corruzione nega tutto

Nelle scorse settimane avevano fatto molto discutere le accuse di corruzione che General Motors aveva rivolto a Fiat Chrysler Automobiles. Quest’ultima in tribunale nelle scorse ore ha negato tutto. Secondo GM, FCA aveva corrotto rappresentanti sindacali imponendo di fatto costi di manodopera più alti ai suoi rivali.

Fiat Chrysler Automobiles ieri però ha respinto le accuse affermando che queste non si basano su fatti. FCA è accusata di aver pagato milioni di dollari in tangenti ai funzionari del sindacato United Auto Workers Union. Il gruppo italo americano del numero uno Mike Manley però ha sempre negato queste accuse definendole infondate.

Fiat Chrysler nega in tribunale le accuse di corruzione di General Motors

Secondo GM, Fiat Chrysler avrebbe corrotto il sindacato UAW nelle contrattazioni collettive del 2009, 2011 e 2015. Questo avrebbe causato un grave danno alla società americana che avrebbe dovuto sottostare a condizioni molto meno favorevoli rispetto a FCA.

La corruzione sarebbe avvenuta attraverso un centro di formazione di società sindacali che ha coinvolto alti funzionari di UAW. Nelle indagini sono stati coinvolti 10 funzionari di UAW e almeno 3 dirigenti di FCA. Il gruppo italo americano però risponde che General Motors deve provare le sue accuse ed in particolare deve dimostrare i danni subiti dalle eventuali azioni di FCA.

Accuse vengono fatte da General Motors anche all’ex numero uno di Fiat Chrysler, il compianto Sergio Marchionne, il quale avrebbe dato il suo consenso al pagamento di tangenti per oltre 1 milioni e mezzo di dollari. Anche in questo caso FCA respinge al mittente le accuse e promette di tutelarsi in tutte le sedi.

General Motors ha risposto alla difesa di Fiat Chrysler dicendo che si tratta di tattiche prevedibili e che in tribunale dimostrerà con i fatti le sue ragioni. Insomma una nuova gatta da pelare in USA per FCA. Vedremo come andrà a finire.

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