Il particolare periodo storico in cui stiamo vivendo, insieme ai vantaggi offerti dalla tecnologia, potrebbe finalmente dare la svolta fintech al mondo dei mutui.
L’emergenza coronavirus sembra non fermare le richieste di mutui e surroghe. Al contrario, visti i tassi di interesse in continua discesa, non è escluso un incremento di domande di nuovi mutui e soprattutto di surroghe.
I tassi Eurirs non sono mai stati così bassi. Nell’ultima sessione, il parametro di riferimento dei mutui a tasso fisso ha raggiunto il territorio negativo su tutte le scadenze. Le durate 20, 25 e 30 anni, per la prima volta nella loro storia, hanno registrato il segno meno, scendendo rispettivamente a quota -0,11, -0,13 e -0,18.
Con i tassi interbancari a questi livelli e con uno spread di 0,60, oggi è possibile ottenere un mutuo ipotecario con durata 25 anni ad un tasso finito dello 0,47%.
Chi ha già un mutuo in corso ed è alla ricerca di un tasso più vantaggioso può risparmiare, su un mutuo residuo di 100.000 euro in 20 anni, fino ad oltre 1.000 euro all’anno tramite una surroga a condizioni probabilmente irripetibili.
La frenesia ad assicurarsi i tassi più bassi di sempre da parte di tante famiglie si scontra però con alcune difficoltà che stanno vivendo le banche in questa delicata fase.
Effetti coronavirus sulle pratiche di mutuo e surroga
Il primo impatto dovuto alle conseguenze del coronavirus è legato alla mancanza di personale all’interno delle filiali, che inevitabilmente rallenterà l’iter della pratica di mutuo allungando i tempi di risposta ed erogazione del mutuo.
Gli stessi notai e periti, rispettando le disposizioni di legge per cui vengono evitati spostamenti non vitali e assembramento di persone, renderanno impossibile l’avanzamento dello stato delle pratiche non potendo effettuare i sopralluoghi agli immobili e non potendo stipulare i rogiti con più clienti contemporaneamente.
Un altro effetto che potrebbe limitare nei prossimi mesi le concessioni di mutui riguarda la forte perdita in Borsa del settore bancario, come avvenuta nelle ultime sedute, e con il timore che il trend negativo continui anche nel prossimo periodo, creando un rischio di grave riduzione del valore della capitalizzazione degli istituti di credito, che a quel punto dovrebbero recuperare i margini persi sulle nuove operazioni.
Nel caso dei mutui, questa necessità da parte delle banche si potrebbe riflettere sull’aumento degli spread, ovvero il guadagno dell’istituto di credito sulle operazioni di finanziamento.
Richieste di mutuo e surroga: nuove tecnologie a supporto
L’impossibilità di recarsi nelle filiali delle banche per chiedere informazioni e di incontrare fisicamente i consulenti creditizi per la richiesta di preventivi di mutuo sta di fatto rafforzando una tendenza che era già in fase di crescita, e che oggi potrebbe uscirne rafforzata, che consiste nell’ottenere un mutuo online grazie al supporto della tecnologia.
In particolare, varie società di mediazione creditizia si sono attrezzate da tempo per permettere ai propri collaboratori di fornire un’assistenza adeguata ai loro clienti attraverso la videochiamata, l’invio della documentazione necessaria per la richiesta di mutuo in via telematica e tramite la firma digitale per avviare le pratiche di mutuo e di surroga.
Richiedere un mutuo o una surroga ai tempi del coronavirus non è impossibile. Anzi, l’iter della domanda digitale dei prestiti potrebbe essere velocizzato e migliorato.
I vantaggi offerti dal web e una maggiore diffusione delle domande di mutui online, combinati al particolare periodo storico in cui stiamo vivendo, caratterizzato dall’impossibilità di muoversi, scambiarsi documenti e stringersi le mani, seppur provvisorio, potrebbe finalmente dare la svolta fintech al mondo dei mutui.
Le nuove tecnologie già lo permettono e questa soluzione dovrà essere compresa dai nuovi richiedenti di mutuo, ma soprattutto deve essere recepita dagli operatori del settore, banche e mediatori creditizi compresi.
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