Allarme terrorismo in Italia: il Dipartimento di pubblica sicurezza ha invitato le Forze dell’Ordine a girare armati anche fuori servizio. Ma gli agenti non sono d’accordo, ecco perché.
Italia, allarme terrorismo: per le Forze dell’Ordine è doveroso girare armati anche fuori servizio.
Lo ha stabilito una circolare emessa lo scorso novembre dal Dipartimento di pubblica sicurezza, di cui ne veniamo a conoscenza solo oggi grazie alle rivelazione de Il Giornale.
“Prima o poi l’Isis colpirà anche noi” ha dichiarato il capo della Polizia Gabrielli nei giorni scorsi. E la notizia di ieri riguardante l’arresto nel Lazio di un sostenitore di Al Qaeda conferma la presenza nel nostro Paese di militanti pronti a colpire.
È per questo che il Dipartimento ha invitato le Forze dell’Ordine ha portare sempre con loro la pistola d’ordinanza.
Cosa cambia con questo decreto? Le Forze dell’Ordine erano già autorizzate a portare con sé a pistola anche fuori servizio, e questo decreto a differenza di quello che dicono in molti non introduce nessun obbligo.
Adesso però è “doveroso” portare l’arma, e ciò conferma la preoccupazione degli italiani riguardo al pericolo imminente di un attentato nel nostro Paese.
A tal proposito Il Giornale ha intervistato un investigatore che ha parlato del pericolo di un attentato terroristico in Italia:
“È giusto che la gente capisca è un dovere prepararla psicologicamente a un probabile, possibile, potenziale attacco terroristico. Pur senza creare un allarmismo preciso anche perché, fino a ora, non è stato segnalato dall’intelligence nessun obiettivo sensibile che possa essere più appetibile di altri per questi terroristi”.
Insomma, il pericolo terrorismo c’è e c’è sempre stato, ma negli ultimi tempi l’attenzione sul nostro Paese, come confermato dall’arresto dell’attentatore di Berlino a Milano, è molto forte. Ed è per questo che lo Stato ha richiesto la massima attenzione e disponibilità da parte delle Forze dell’Ordine a cui è stato altamente consigliato di girare armati anche fuori servizio, così da essere pronti per sventare una potenziale minaccia.
Non mancano però le polemiche da parte degli agenti delle Forze dell’Ordine, che hanno posto l’attenzione su alcuni aspetti di questo decreto.
“Per le Forze dell’Ordine è doveroso girare armati”: le polemiche
Diversi agenti delle Forze dell’Ordine hanno commentato la notizia riportata da Il Giornale e alcune dichiarazioni ci offrono degli spunti interessanti su cui discutere.
Ad esempio, che chi ricorda che per qualsiasi agente vige l’obbligo di intervenire in caso di reato in corso anche se si trova fuori servizio.
Quindi, per un agento non portare l’arma fuori servizio è una scelta che “lo espone ad intervenire disarmato”. Di conseguenza sarebbe stato preferibile che lo Stato avesse introdotto l’obbligo di girare armati, piuttosto che invitare gli agenti a farlo.
Poi c’è chi punta l’attenzione sulla tipologia dell’arma. Infatti, fuori servizio gli agenti possono portare solamente l’arma d’ordinanza, che è molto pesante e difficile da nascondere. Lo stesso sindacato NSP nei mesi scorsi si è chiesto il perché un militare sia autorizzato a portare con sé una ingombrante e letale Beretta Parabellum, mentre non è abilitato a impugnare un’arma più leggera e facilmente occultabile.
“Andrebbe consentito agli agenti di pubblica sicurezza di portar fuori servizio delle armi diverse da quelle d’ordinanza”, chiedono i militari, a cui spesso viene persino rifiutato il porto d’armi per questo motivo.
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