Fusione BPM-Banco Popolare ok al piano, ecco i nomi dei nuovi membri del cda

Livio Spadaro

25/05/2016

I consigli di Banco Popolare e BPM hanno approvato il progetto di fusione. Ecco la lista dei membri del cda e dei manager. Ora la palla passa alla vigilanza europea.

Fusione BPM-Banco Popolare ok al piano, ecco i nomi dei nuovi membri del cda

Ieri, martedì 24 maggio, si è aggiunto un altro importante tassello per la formazione del terzo polo bancario italiano. Il consiglio di amministrazione di Banco Popolare e quello di gestione di Popolare di Milano si sono riuniti per approvare in via definitiva il piano industriale presentato la settimana scorsa prima al mercato e poi ai sindacati. Il piano industriale è stato superiore alle attese in termini di previsione degli utili mentre ha convinto meno la parte sui dividendi e sul CET1 ratio.

A seguito dell’approvazione dei due consigli, il piano industriale e lo statuto della nuova realtà bancaria verranno inviati alla vigilanza europea che entro 90 giorni dovrà dare il proprio parere. Dopo le richieste della BCE a Banco Popolare, che hanno fatto chiudere in pesante rosso il primo trimestre 2016 dell’istituto veronese, non sono escluse possibili sorprese.

Nel dettaglio sarà possibile leggere l’intera composizione del cda del nuovo gruppo che sarà composto inizialmente da 19 membri. Giuseppe Castagna, ad di BPM, rimarrà con tale incarico anche nel terzo polo bancario mentre Carlo Fratta Pasini sarà presidente del cda. Pier Francesco Saviotti, ad di Banco Popolare, ricoprirà invece la carica di consigliere e di presidente del comitato esecutivo.

Fusione BPM-Banco Popolare: domani consigli approveranno il piano industriale

Ieri, martedì 24 maggio, si sono riuniti il cda di Banco Popolare e il consiglio di gestione di BPM, chiamati ad approvare il piano industriale della nuova realtà bancaria che andrà a formarsi.

Il piano industriale è stato presentato ufficialmente al mercato la settimana scorsa e in seguito ai sindacati. Il piano ha superato le stime degli analisti in termini di utili attesi, ma non ha convinto pienamente per quel che riguarda la distribuzione dei dividendi ed il CET1 ratio.

Il nuovo gruppo bancario avrà un cda composto inizialmente da 19 membri. Il presidente sarà Carlo Fratta Pasini mentre Giuseppe Castagna ricoprirà la carica di amministratore delegato. Vicepresidente vicario è Mauro Paoloni mentre Guido Castellotti e Maurizio Comoli sono vicepresidenti.

Direttore generale è stato scelto Maurizio Faroni mentre come co-direttori sono stati scelti Domenico De Angelis e Salvatore Poloni.

Il resto del cda sarà composto da:

  • Mario Anolli,
  • Massimo Catizone,
  • Rita Laura D’Ecclesia,
  • Paola Galbiati,
  • Cristina Galeotti,
  • Carlo Frascarolo,
  • Piero Lonardi,
  • Marisa Golo,
  • Fabio Ravanelli,
  • Giulio Pedrollo,
  • Manuela Soffientini,
  • Costanza Torricelli,
  • Cristina Zucchetti,
  • Pier Francesco Saviotti (ad di Banco Popolare).

Si formerà poi il comitato esecutivo che verrà presieduto da Pier Francesco Saviotti. Il comitato sarà formato da 6 amministratori, tra cui l’ad, e dai vicepresidenti (vicario incluso).

Saranno poi istituiti il comitato di controllo interno, il comitato nomine, il comitato remunerazione e quello con le parti correlate. Ognuno di essi sarà composto da 4 membri. Il collegio sindacale sarà composto da tre sindaci effettivi e tre supplenti e sarà presieduto da Marcello Priori.

La revisione legale dei conti è stata affidata alla società PricewaterhouseCoopers.

Fusione BPM-Banco Popolare: vigilanza UE avrà 90 giorni per rispondere

Ora la palla passerà alla vigilanza europea, alla quale verrà inviata tutta la documentazione compresa di statuto a seguito dell’approvazione dei consigli. La vigilanza avrà 90 giorni di tempo per dare l’ok a piano e statuto e non sono esclusi colpi di scena dopo le richieste pervenute a Banco Popolare dalla BCE.

L’istituto centrale europeo, grazie alla richiesta di un massiccia rettifica di crediti deteriorati e sofferenze, ha fatto in modo di far chiudere il primo trimestre 2016 in rosso di €300 mln alla banca veronese.

Lo stesso istituto, sempre per conto della BCE, adesso dovrà concentrarsi sull’aumento di capitale da €1 miliardo che dovrebbe avere luogo nel prossimo mese.

Fusione BPM-Banco Popolare: ora focus sull’adc di Bpop

L’aumento avverrà in un contesto difficile di mercato anche se a garanzia della ricapitalizzazione vi sono Mediobanca e Bank of America.

Inoltre, il management potrà sempre richiedere l’aiuto del fondo Atlante che sicuramente interverrà su quello di Veneto Banca, anch’esso previsto per le prossime settimane (il pre-marketing è iniziato venerdì).

Fusione BPM-Banco Popolare: c’è tensione in casa BPM

In tutto ciò, sembra che ci sia stata maretta all’interno di BPM. Dopo rumors che volevano un ripensamento sul concambio (confermato ieri al 54,626% per Banco e al 45,374% per BPM), Raffaele Mincione, azionista al 4,8% della banca milanese tramite Athena, aveva espresso le proprie perplessità sulla lista di nominativi da presentare per il nuovo cda.

Mincione in realtà ha speso parole dure sul merito, arrivando a minacciare che il nuovo board potrebbe durare un anno e non tre come da previsioni. L’azionista si è lamentato del possibile mancato rispetto dell’istruttoria prevista per la nomina dei consiglieri, sottolineando come sia necessaria la costituzione di un comitato nomine.

Mincione ha poi chiesto che i sette uomini da eleggere di BPM, a parte l’ad Castagna, siano nominati 3 dagli investitori, 3 dai sindacati e uno dal consiglio di gestione. Prosegue quindi, il faticoso cammino verso la fusione tra BPM e Banco Popolare.

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