Tutto quello che c’è da sapere sul GPL: cos’è, come funziona e quali vantaggi garantisce a breve e lunga distanza
Cos’è il GPL? È diventato impossibile non saperlo: significherebbe essere tagliati fuori da un progresso che procede repentinamente e che viaggia verso una mobilità a misura di GPL. Che fa rima con ambiente, ma anche con risparmio, dal momento che i vantaggi del GPL, in termini economici, sono innegabili.
Quante volte, parlando di carburanti per auto, è capitato di leggere la sigla GPL accanto alle tradizionali benzina e gasolio. Ma di che cosa si tratta precisamente? GPL è un acronimo per Gas di Petrolio Liquefatto. È una miscela di gas, composta principalmente da propano e butano, allo stato liquido con pressione fino a 10 bar. Rispetto allo stato gassoso, la miscela allo stato liquido consente di ridurre il volume di ingombro e facilitare lo stivaggio.
Di seguito andiamo a scoprire come funziona un impianto a GPL e quali sono i vantaggi di averne uno sulla propria auto.
Come funziona un impianto GPL
L’impianto GPL è dotato di una serbatoio a forma toroidale o cilindrica, ovvero una ciambella posteriore in metallo - con lamiera spessa non meno di 3 millimetri - che contiene il gas (importante: ogni dieci anni andrebbe sostituito per motivi di sicurezza); vi è una multivalvola che chiude l’apertura sulla bombola e su cui sono collegati tubi, sensori e un sistema elettronico che fa passare il gas oppure ne interrompe il flusso in caso di problematiche tecniche. I canali di entrata e di uscita agiscono in maniera unilaterale, non consentendo il processo inverso (tale meccanismo ci consente di dormire sonni tranquilli e bypassare ogni paura legata a eventuali esplosioni in caso di urto).
Una elettrovalvola consente di aprire un pompante - situato all’interno - e permettere al gas di fuoriuscire tutte le volte che la centralina della vettura invia un comando alla valvola. Capire il funzionamento di un impianto GPL non è complicato: il gas contenuto nel serbatoio, in stato liquido, giunge prima nel vaporizzatore - dove viene modificato di stato - e poi nel collettore di aspirazione del sistema di regolazione dell’acceleratore.
Impianto GPL: sono sicuri?
Rispetto alla sicurezza di un impianto GPL, va detto - senza possibilità di smentita - che molti dubbi e perplessità non sono affatto giustificate: l’impianto GPL è sicuro, anche in seguito a una rigida normativa in materia, in vigore dal 2001, secondo cui ciascun serbatoio GPL necessita di tre valvole di sicurezza che agiscono in maniera autonoma. Una valvola di sovrappressione che consente l’evacuazione del GPL se all’interno del serbatoio si superi il valore di pressione previsto dalla legge (la valvola, aprendosi, consente che il GPL fuoriesca evitando l’esplosione); una valvola termofusibile, che serve in caso di incendio laddove le temperature intorno al GPL si innalzino vertiginosamente (aprendosi, la valvola consente al GPL di fuoriuscire e non concentrarsi all’interno); la valvola di accesso flusso, invece, diventa importante in caso di rotture accidentali delle tubazioni ubicate al di sotto del veicolo poiché impedisce al GPL di fuoriuscire dal serbatoio.
Vantaggi di un impianto a GPL
Acquistare un’autovettura con impianto GPL è ormai una scelta sempre più in ascesa anche nel nostro Paese. I vantaggi infatti sono diversi.
- il primo è senza dubbio di natura economica. I costi infatti sono decisamente inferiori rispetto alla benzina, inoltre il prezzo del GPL è più stabile di quello di gasolio e benzina.
- dal punto di vista ecologico il GPL è un carburante a basso impatto ambientale, grazie al basso contenuto di zolfo e alla ridotta quantità di residui della combustione, inquina meno e contiene la diffusione di polveri sottili.
- le vetture alimentate a GPL possono circolare anche durante i blocchi del traffico imposti per ridurre l’inquinamento. Se in passato poteva esserci una certa difficoltà nel reperire tale combustibile attualmente le colonnine di GPL lungo i percorsi automobilistici sono in continuo aumento.
Svantaggi di un impianto a GPL
Sicuramente uno dei possibili svantaggi è il prezzo iniziale all’acquisto, visto che una vettura a GPL viene a costare circa il 20%-30% in più rispetto a un’auto a benzina. Di contro però, un pieno di GPL costa circa il 50% in meno rispetto a uno di benzina.
Oltre al prezzo iniziale del mezzo si deve anche tenere conto di altri contro:
- la manutenzione deve essere scrupolosa, infatti è necessario effettuarla ogni 40mila km;
- è necessario fare rifornimento più spesso rispetto alle vetture a benzina o diesel e la rete dei distributori GPL è ancora poco sviluppata, anche se è in aumento rispetto al passato;
- il parcheggio nei silos di città o nei box è complesso dal momento che è possibile farlo solo fino al primo piano interrato.;
- le prestazioni di un’auto alimentata a GPL sono leggermente inferiori a quelle alimentate a gasolio e benzina.
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