Il Giappone, una delle più grandi economie mondiali, è ufficialmente in recessione, ma le cose stanno per peggiorare
Anche il Giappone è finito in recessione.
A confermarlo gli ultimi dati sul PIL nipponico, pubblicati nelle primissime ore del mattino (01:50 italiane), che hanno alzato il velo su due trimestri consecutivi di decrescita.
Una scena già vista qualche giorno fa ma con una protagonista diversa, la Germania, il cui Prodotto Interno Lordo è scivolato del 2,2% nel 1° trimestre dopo il -0,1% di fine 2019.
Non solo l’Italia, dunque, nella morsa del coronavirus. Anche le restanti economie mondiali hanno fatto i conti con l’emergenza e la recessione del Giappone è stata soltanto l’ultima di una lunga lista. Secondo numerosi osservatori, però, le cose peggioreranno ulteriormente (e non soltanto per il Paese asiatico).
Giappone in recessione: quanto è profonda?
Quella nipponica è ad oggi una delle più grandi economie dell’intero pianeta per cui l’entrata in recessione del Giappone, seppure a un tasso inferiore rispetto a quello previsto, ha colpito tutti.
Tra ottobre e dicembre 2019 il PIL del Paese ha messo a segno una flessione di 1,9 punti percentuali (oggi rivista dal precedente -1,8%). A questa ha fatto seguito, nel primo trimestre del nuovo anno, una nuova frenata dello 0,9% (inferiore rispetto al -1,2% del consensus).
I due quarti consecutivi con segno negativo hanno inevitabilmente sancito la recessione tecnica del Giappone.
Su base annua, la situazione è risultata ancor più drammatica: il PIL è crollato del 3,4% ma comunque meno delle attese a -4,6%.
L’economia nipponica ha iniziato a soffrire ben prima dell’arrivo del coronavirus. L’attività economica si è contratta quando il Paese ha dovuto fare i conti con un aumento delle tasse sulle vendite e con le conseguenze del tifone Hagibis, una potente tempesta che ha colpito duramente lo scorso autunno.
Poi è arrivata la pandemia, che ha nuovamente messo con le spalle al muro l’output e la produttività. Eppure le cose potrebbero persino peggiorare nel 2° trimestre dell’anno: per Tom Learmouth, economista di Capital Economics, in quel caso la flessione del PIL sarà del 12% (su base trimestrale).
La recessione del Giappone, dunque, potrebbe rivelarsi più profonda del previsto nella prima metà dell’anno.
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