Good bank, è ufficiale: Nicastro conferma che la cessione è vicina. Ubi studia i crediti deteriorati di Banca Marche e prenota tre dei quattro istituti.
La vendita delle good bank si avvicina sempre di più. A confermarlo è il presidente dei quattro istituti, Roberto Nicastro, che in una lettera ai dipendenti (firmata anche dai rispettivi ad delle banche) scrive che si è vicini a raggiungere
“uno o più accordi che oltre a soddisfare i vincoli europei, garantiscano cessioni nel segno della continuità. Dopo oltre dieci mesi di duro lavoro crediamo di essere vicini al punto di svolta tanto atteso”.
La deadline per la cessione delle good bank, fissata per il 30 settembre, potrebbe essere rinviata di un mese e forse anche di più, stando alle ultime indiscrezioni di stampa (confermate dallo stesso Nicastro) che parlano di una trattativa tra il Ministero dell’Economia e la Commissione Europea “per concordare la flessibilità sui termini, necessaria a consentire il completamento delle procedure di cessione già avviate”.
Good bank: Ubi prenota 3 istituti
A ottobre, dunque, l’Autorità di risoluzione dovrebbe riuscire a trovare una sistemazione per i quattro istituti nati nel novembre del 2015 dal salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara. I potenziali acquirenti in gioco sono tanti ma un soggetto in particolare sembra essere in vantaggio rispetto agli altri: Ubi Banca.
L’istituto guidato da Victor Massiah, oltre ad aver effettuato un’analisi sui crediti deteriorati di Banca Marche, avrebbe presentato una manifestazione d’interesse per tre delle quattro banche presiedute da Roberto Nicastro (Etruria, Marche e Carichieti).
Qualora quest’operazione dovesse andare in porto, resterebbe “scoperta” solo CariFe: e a quel punto i circa 100 sportelli della Cassa di Risparmio di Ferrara verrebbero smembrati e assorbiti dal sistema bancario.
Good bank: le altre pretendenti
Ma quali sono le altre pretendenti interessate al dossier? La Banca Popolare dell’Emilia Romagna, ad oggi, avrebbe fatto un’offerta (anche se non ancora vincolante) per la sola Banca Etruria. E’ noto, invece, l’interesse della Popolare di Bari per CariChieti.
Nel frattempo restano alla finestra i fondi Usa Apollo e Lone Star, che si erano fatti avanti in occasione della prima asta. Le offerte vincolanti recapitate ai primi di agosto all’Autorità di Risoluzione, però, erano state giudicate irrisorie rispetto alla cifra inizialmente richiesta dai venditori (1,4 miliardi).
Good bank: verso un autunno caldo
Il tempo comunque stringe e per le good bank va trovata una soluzione in tempi brevi. I proventi della cessione serviranno infatti a rimborsare una parte del prestito ponte da 1,8 miliardi garantito da Unicredit, Intesa Sanpaolo e dalla stessa Ubi.
Ad ogni modo, tra la presentazione del piano industriale di Mps (la quale deve stabilire il prezzo di cessione dei crediti deteriorati e sta pensando alla conversione in azioni dei bond subordinati) e il dossier good bank, il mese di ottobre si preannuncia molto caldo.
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