C’è già tensione tra i vari partiti che sostengono il governo Draghi: Lega scatenata dopo lo stop alla riapertura degli impianti da sci, con il commissario straordinario Domenico Arcuri e il consulente Walter Ricciardi finiti nel mirino del Carroccio.
Più che già finita, la luna di miele tra i partiti che formano la maggioranza del governo Draghi sembrerebbe non essere neanche cominciata. È bastato infatti il primo provvedimento preso dal nuovo esecutivo, lo stop alla riapertura delle piste da sci deciso dal confermato ministro alla Salute Roberto Speranza, per scatenare le prime polemiche.
Ad agitare ulteriormente gli animi ci ha pensato poi Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute da quando è iniziata la pandemia, che ha ribadito la sua richiesta di un lockdown totale in Italia.
Neanche 24 ore dopo il giuramento ecco che per Mario Draghi arriva subito la prima grana, con la Lega insieme alle Regioni scatenate nell’attaccare il Cts e Walter Ricciardi, con alcune teste che a breve potrebbero cadere compresa quella di Domenico Arcuri, super commissario all’emergenza Covid.
Se queste sono le premesse del governo Draghi, per il nuovo Presidente del Consiglio già chiamato a un arduo compito vista la pandemia e la crisi economica in corso, non sarà per nulla facile far convivere nella sua maggioranza anime politiche così differenti e sempre in perenne campagna elettorale.
Governo Draghi: Ricciardi e Arcuri a rischio?
“Non si può continuare col ‘metodo Conte’, ad opera del trio Ricciardi-Arcuri-Speranza. Serve un cambio di squadra a livello tecnico”. Così i due capigruppo della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo hanno sentenziato al termine della prima domenica del nuovo governo.
Ecco dunque i primi grattacapi per Mario Draghi, con il ministro Roberto Speranza che poche ore prima della riapertura degli impianti da sci ha firmato una proroga del divieto fino al prossimo 5 marzo.
Decisivo è stato il parere contrario del Cts, che però una settimana fa aveva invece dato il proprio disco verde. Il tutto mentre Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, ripeteva la sua richiesta di un lockdown totale.
“Prima di terrorizzare gli italiani - ha sbottato Matteo Salvini dopo le parole del consulente - fai il favore di parlarne con il Presidente del Consiglio. Non ci sta che un consigliere una domenica mattina si alzi e senza dire nulla al suo ministro o al premier parli di una chiusura totale”.
La Lega così presto potrebbe chiedere a Draghi una sorta di colpo di spugna nei confronti di chi ha gestito la pandemia durante il Conte-bis: non solo il ruolo di Ricciardi sarebbe così a rischio, ma anche quello di diversi componenti del Cts.
Il vero obiettivo potrebbe però essere quello di mandare a casa pure Domenico Arcuri, plenipotenziario fino a questo momento e che senza più Giuseppe Conte a Palazzo Chigi sarebbe ora a rischio sostituzione.
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