Grecia: azioni in rialzo in caso di elezioni anticipate nel 2018. Parola degli analisti

Marco Ciotola

4 Aprile 2018 - 18:00

Le borse europee non si stanno preparando alle possibili elezioni anticipate in Grecia quest’anno, eppure si tratta di un rischio da non escludere.

Grecia: azioni in rialzo in caso di elezioni anticipate nel 2018. Parola degli analisti

Il mandato del primo ministro greco Alexis Tsipras termina a settembre del 2019, a con le principali riforme di austerità in partenza da gennaio prossimo e la fine del piano di salvataggio in programma quest’estate, alcuni analisti temono che il governo possa indire delle nuove elezioni generali prima del previsto.

Secondo Yvan Mamalet, senior economist di Société Générale, si tratta di un rischio concreto, ma molto probabilmente le elezioni arriveranno solo dopo la fine del programma di salvataggio. Un programma di salvataggio, il terzo, che la Grecia dovrebbe terminare ad agosto. Tuttavia, più d’una delle riforme chiave concordate con i creditori internazionali, compresi i tagli alle pensioni, entrerà in vigore solo a gennaio. Alcuni analisti sostengono che tra agosto e l’inizio del 2019 ci sono diverse possibilità che si vada alle elezioni anticipate.

Kyriakos Mitsotakis, leader del partito d’opposizione Nuova Democrazia, in un’intervista a Bloomberg il mese scorso ha spiegato che ci sono forti possibilità di elezioni anticipate nella seconda metà del 2018.

Non sarebbe la prima volta che Tsipras chiede di andare alle elezioni prima del previsto. Nel 2015, dopo aver sottoscritto il terzo programma di salvataggio del Paese, il primo ministro greco ha indetto un’elezione improvvisa dopo aver ricevuto critiche dai membri più radicali del suo partito, Syriza - formazione populista di sinistra che gli investitori percepivano come un rischio per l’economia greca. Syriza si mostrava apertamente contrario all’austerità, ma Tsipras e il suo governo hanno comunque messo in atto le politiche richieste dai creditori, promettendo di continuare a riformare l’economia.

Nel 2015, il principale indice azionario greco è sceso del 18% durante i tre giorni di negoziazione successivi all’annuncio delle elezioni anticipate. Complessivamente, dall’inizio del 2010 - l’anno in cui la Grecia ha firmato il suo primo piano di salvataggio - il mercato azionario locale ha perso circa l’83% del suo valore fino ad oggi. In confronto, il Portogallo, che ha chiesto un salvataggio finanziario nel 2011, ha registrato una contrazione di circa il 36% nello stesso periodo.

Ciononostante, le elezioni anticipate entro la fine dell’anno potrebbero effettivamente rivelarsi positive per le azioni greche, come fanno notare gli analisti.
Gli ultimi sondaggi mostrano che il partito di centro-destra, Nuova Democrazia, otterrebbe la maggioranza dei voti se si andasse oggi alle elezioni - una preferenza del 28,9%, il 10,3% in più rispetto a Syriza, attualmente al governo.

Syriza nei sondaggi è sempre dietro l’opposizione di centro-destra Nuova Democrazia (ND) dalle elezioni di gennaio 2016 di Kyriakos Mitsotakis come leader del partito”, ha spiegato alla Joan Hoey, direttore per l’Europa presso l’Economist Intelligence Unit. Tuttavia, “risultati dei sondaggi rischiano di avvicinarsi prima delle prossime elezioni”, ha continuato Hoey. “Tsipras è un abile attivista politico e Syriza ha una base naturale di sostenitori nel settore pubblico”.

Gli analisti sono ottimisti sul fatto che entrambi i leader possano effettivamente far salire i prezzi delle azioni. Secondo Zsolt Darvas di Bruegel, anche se le elezioni venissero indette prima del previsto, non dovrebbero verificarsi grandi differenze politiche.

La verità è che la Grecia ha un livello di debito molto alto e, come conseguenza, il prossimo governo avrà a disposizione sempre poco spazio per aumentare la spesa. Il debito pubblico greco corrisponde più o meno al 180% della crescita del suo prodotto interno lordo.

Il leader dell’opposizione Mitsotakis ha annunciato che taglierà l’aliquota delle imposte sulle società al 20% dall’attuale 29%, oltre a ridurre le tasse sulla proprietà, nel tentativo di portare investimenti stranieri in Grecia. Queste politiche potrebbero essere interpretate come una spinta positiva per le imprese, di supporto alle azioni greche.

D’altra parte, la fine del programma di salvataggio rappresenterà un momento chiave per il futuro politico di Tsipras. I dettagli della fine del piano non sono ancora noti, ma se i creditori costringeranno la Grecia a chiedere nuovi aiuti finanziari, Tsipras potrebbe veder crollare la sua popolarità.

Nonostante questo, probabilmente ad agosto Tsipras annuncerà ai greci che il paese è libero una volta per tutte dalla Troika - la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale, che hanno costretto la Grecia ad enormi tagli negli ultimi anni.

Potrebbe annunciare anche che i creditori hanno risanato il debito greco - un importante impegno politico che il suo governo ha preso nel 2015. La ristrutturazione del debito sarà dettagliatamente definita con i creditori entro la fine dell’anno, e ridurrà in modo significativo il finanziamento del debito della Grecia nel futuro. Un aspetto che permetterà al primo ministro di dire agli elettori che è riuscito a superare le critiche di paesi come la Germania.

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