Green pass al lavoro: per quanto sarà obbligatorio?

Simone Micocci

28/09/2021

Fino a quando il green pass sarà obbligatorio per lavorare? Per quanto tempo si rischia di restare senza stipendio? La legge dice 31 dicembre 2021, ma potrebbero esserci dei cambiamenti.

Green pass al lavoro: per quanto sarà obbligatorio?

Il green pass diventerà obbligatorio sul posto di lavoro dal 15 ottobre: una data importante che ci dirà quanti lavoratori dipendenti sono effettivamente disposti a rinunciare allo stipendio pur di non vaccinarsi o di sottoporsi continuamente a tampone.

Eppure alcuni no green pass convinti hanno già comunicato alle loro aziende la loro intenzione: dal 15 ottobre non si recheranno al lavoro. Potrebbero esserci poi aziende che accetteranno comunque i dipendenti sprovvisti di green pass: ricordiamo che in tal caso entrambe le parti si espongono al pagamento di una sanzione nel caso in cui vengano effettuati dei controlli sul posto di lavoro.

La domanda che molti si fanno è: per quanto tempo bisognerà rinunciare allo stipendio? Per trovare la risposta bisogna rispondere a un’altra domanda: fino a quando il green pass sul posto di lavoro sarà obbligatorio?

Per quanto tempo il green pass al lavoro sarà obbligatorio? La risposta ufficiale

Questa domanda ha due risposte: una ufficiale e una ufficiosa. Per quella ufficiale, infatti, basta guardare a quanto stabilito dal decreto del 21 settembre, il quale stabilisce obblighi e sanzioni del green pass al lavoro.

Qui si legge che per tutti i lavoratori, compresi dipendenti pubblici e lavoratori autonomi, l’obbligo del green pass per poter lavorare vale dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, “termine di cessazione dello stato di emergenza”. E ancora, nella parte riferita alle sanzioni, si legge che il lavoratore che non si presenta al lavoro in quanto sprovvisto del green pass, come pure quello che si presenta ma non viene ammesso in azienda da chi effettua i controlli, viene considerato come assente ingiustificato fino a quando non presenterà la predetta certificazione, e comunque “non oltre il 31 dicembre 2021”.

Non sembrano esserci dubbi, quindi: chi è senza green pass non potrà lavorare per circa due mesi e mezzo, dopodiché l’obbligo della certificazione verde - e la relativa sospensione della retribuzione - verrà meno.

Ma attenzione, perché come anticipato questa è la risposta ufficiale, ma non è detto che resterà questa anche in prossimità della scadenza dello stato di emergenza.

Per quanto tempo il green pass al lavoro sarà obbligatorio? La risposta ufficiosa

Nel testo del decreto viene specificato che il termine del 31 dicembre 2021 è stato così determinato in quanto in quella data termina lo stato di emergenza. Cosa succederà allora nel caso in cui il Governo Draghi dovesse prolungare ancora la data di questo periodo? Anche altre disposizioni, come appunto quella che obbliga ad avere il green pass per andare al lavoro, potrebbero essere prorogate fino alla nuova scadenza.

A tal proposito, è bene fare un chiarimento. Molti, infatti, sono convinti che il Governo non potrà prorogare lo stato di emergenza più di quanto già fatto. Effettivamente, la regola vuole che per questo non si possa andare oltre i due anni, quindi un’eventuale nuova proroga potrà essere di massimo un mese.

Al massimo, quindi, lo stato di emergenza dovrà terminare il 31 gennaio 2022.

Semmai ci dovesse essere una proroga di un altro mese, quindi, anche l’obbligo del green pass al lavoro dovrebbe continuare per altri 30 giorni: dopodiché bisognerà capire quale sarà la volontà politica del Governo Draghi.

Ad oggi, quindi, non ci sono le condizioni per poter dire: “sicuramente l’obbligo del green pass al lavoro varrà fino al 31 dicembre 2021”. Questo prevede la legge sì, ma già in passate occasioni scadenze di questo tipo sono state prorogate. Bisognerà mettere in conto, quindi, che potrebbe esserci il rinvio di almeno un altro mese con il suddetto obbligo in vigore fino al 31 gennaio 2022.

Green pass al lavoro anche alla scadenza dello stato di emergenza?

Come spiegato dalla Legge per tutti, non è da escludere che l’obbligo del green pass al lavoro possa anche estendersi oltre la data del 31 gennaio 2022. Intanto va detto che le restrizioni del green pass, come quella in questione, sono state adottate in attuazione dell’articolo 16 della Costituzione, il quale stabilisce che la libertà di circolazione può essere “limitata in via generale per motivi di sanità e sicurezza”, a patto che tali limiti vengano adottati con legge o atto avente forza di legge (compresi, dunque, i DPCM, già considerati legittimi dalla Corte Costituzionale).

Anche senza stato di emergenza, dunque, un tale obbligo continuerebbe a essere legittimo qualora appunto questo fosse motivato dalla situazione sanitaria del Paese.

Per non parlare poi della possibilità per cui a gennaio 2022 ci siano le condizioni per poter decretare un nuovo stato di emergenza. La legge, infatti, vieta una proroga oltre i 24 mesi, ma non la possibilità di avviare una nuova procedura per decretare un nuovo stato di emergenza, come ad esempio potrebbe succedere nel caso in cui dovesse esserci una nuova variante che faccia aumentare ulteriormente i contagi.

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