Green pass obbligatorio per lavorare: meno di trenta giorni alla scadenza. Ma il Governo si prepara ad estenderne la durata.
Il green pass per lavorare sarà obbligatorio ancora per qualche settimana, fino al 31 dicembre 2021 per essere precisi. La stessa data è prevista per quei settori dove per lavorare non è sufficiente il green pass, in quanto è richiesto obbligatoriamente il vaccino: vale, ad esempio, per i professionisti in ambito sanitario, come pure per gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e per il personale della scuola.
In particolare, per queste ultime due categorie l’obbligo vaccinale entrerà in vigore solamente il 15 dicembre 2021, e dunque ufficialmente sarà valido solamente per due settimane visto che in ogni caso, si legge nel provvedimento, la sospensione dei lavoratori non vaccinati non potrà andare oltre la data del 31 dicembre 2021.
Ma nessuno crede che questa sarà la scadenza definitiva. D’altronde, già solo il fatto che sia stato introdotto un obbligo vaccinale per nuove categorie di lavoratori a ridosso della scadenza dello stato di emergenza è chiara dimostrazione che il Governo ha un piano definito per il futuro. E in questo piano non sembra essere contemplata una scadenza immediata dell’obbligo del green pass per lavorare.
Green pass obbligatorio per lavorare: qual è la vera scadenza?
La normativa vigente fissa al 31 dicembre 2021 il termine ultimo per la sospensione dei lavoratori senza green pass, o vaccino nei settori in cui questo è obbligatorio.
Tutti i segnali, però, spingono verso un’altra situazione: sembra chiaro ormai che il Governo andrà oltre questa scadenza, e una decisione a riguardo arriverà a breve.
Anche perché chi ha deciso di non vaccinarsi nonostante le nuove regole dovrà necessariamente rivedere i propri piani: come fare qualora il green pass obbligatorio venisse esteso per altri mesi? Si continuerà ad andare avanti con i tamponi? In questi mesi il monte ferie si sarà ormai esaurito, e chi si è messo in malattia prima o poi dovrà pur tornare al lavoro.
Il Governo dovrà decidere cosa fare, tenendo anche conto di un possibile incremento dei contagi a causa della variante Omicron. La scelta più semplice da prendere è sicuramente quella che proroga lo stato di emergenza di un altro mese, quindi fino al 31 gennaio 2022, termine ultimo consentito dalla normativa (secondo cui la proroga non può comunque superare i due anni).
Di conseguenza, i provvedimenti presi alla luce di una tale emergenza verrebbero estesi: anche il green pass obbligatorio per lavorare, quindi, potrebbe durare per un altro mese, così come la sospensione dei lavoratori non vaccinati nei settori sopra indicati.
Ma nelle ultime ore sta prendendo quota un’altra soluzione.
Green pass obbligatorio per lavorare: quale sarà la vera scadenza?
I lavoratori non vaccinati vorrebbero sapere con certezza quale sarà la data effettiva in cui le attuali restrizioni verranno meno. Chiedono chiarezza: non avrebbe senso, dunque, prorogare inizialmente di un mese e poi procedere successivamente con un’ulteriore proroga.
L’ultima ipotesi è quella di una proroga delle attuali misure fino a settembre 2022, comprendendo dunque anche l’estate. Per farlo verrebbe approvato un secondo stato di emergenza per il perdurare della pandemia.
Niente di ufficiale, potrebbe anche essere una data buttata per caso nel corso di una delle tante interlocuzioni che il Governo sta avendo in queste ore. Una cosa è certa: una decisione verrà presa a breve, così come pure su un’eventuale proroga dello stato di emergenza.
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