Guida in stato di ebbrezza anche se l’auto è ferma o parcheggiata: cosa si rischia

Isabella Policarpio

11 Ottobre 2019 - 11:38

Anche quando l’auto è ferma, gli agenti possono procedere alla multa e al ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza. Secondo la Cassazione, infatti, la sosta è comunque una fase della guida. Ecco i dettagli e come evitare la multa.

Guida in stato di ebbrezza anche se l’auto è ferma o parcheggiata: cosa si rischia

La guida in stato di ebbrezza si configura anche quando l’automobile è ferma o parcheggiata. Quindi anche in questi casi possono avvenire la multa e il ritiro della patente di guida. Potrebbe sembrare strano, invece secondo i giudici della Corte di Cassazione la sosta è un momento della guida e il conducente, anche se fermo al momento del controllo della Polizia, presumibilmente ha guidato ubriaco fino a quel punto.

Naturalmente occorre fare delle distinzioni: se il guidatore è fermo in una piazzola di sosta va da sé che avrà guidato in stato di ebbrezza, se invece è parcheggiato proprio fuori il pub o la discoteca magari il motivo della sosta era proprio quello di far passare l’ubriacatura. Spetta agli agenti osservare la situazione e stabilire se la violazione è stata compiuta oppure no. Facciamo chiarezza sull’argomento in base alle posizioni della giurisprudenza.

Ritiro patente e multa per guida in stato di ebbrezza anche se l’auto è parcheggiata

La guida in stato di ebbrezza non riguarda solamente i veicoli in movimento ma può colpire anche i conducenti che si trovano all’interno del veicolo fermo in parcheggio. Questo principio è stato ribadito dalla Corte di Cassazione in più occasioni, anche se in maniera non del tutto univoca.

Nella sentenza numero 45515 del 2013, la Suprema Corte ha stabilito che la sosta del mezzo deve essere considerato un momento della guida e che quindi anche chi è fermo infrange il Codice della strada.

In successive sentenze, la Corte ha precisato che l’applicazione delle sanzioni è subordinata all’accertamento del fatto che il conducente prima di fermarsi abbia realmente guidato sotto l’effetto di alcool e droghe.

In altre parole, chi si mette alla guida in stato di alterazione non potrà scampare le sanzioni per guida in stato di ebbrezza solamente perché in sosta; dall’altro lato però è necessario che gli agenti valutino la situazione con attenzione. Facciamo degli esempi per essere più chiari: se il guidatore con tasso alcolemico superiore ai limiti si trova fermo in una zona di sosta vorrà dire che ha guidato ubriaco fino a quel punto; invece se si trova in auto fermo nel parcheggio davanti al locale vorrà dire che si è diretto verso la vettura a piedi e che quindi non ha guidato.

Solo nel primo caso gli agenti di Polizia possono procedere al ritiro della patente e alla multa.

Guida in stato di ebbrezza, cosa si rischia?

La guida in stato di ebbrezza è sanzionabile quando il tasso alcolemico del guidatore supera gli 0,5 g/l. Per consultare la tabella dei tassi alcolemici consentiti si consiglia la nostra guida dedicata.

Quindi sotto il limite di 0,5 non si incorre in nessuna sanzione, a meno che il guidatore non sia neopatentato, in questo caso il limite deve essere 0.

Per la guida in stato di ebbrezza, il Codice della strada prevede la sanzione amministrativa da 532 euro fino a 2.127 euro, in base al risultato del alcooltest. Alla multa si aggiunge la sospensione della patente di guida da 3 a 6 mesi e la confisca dell’auto se il tasso alcolemico supera la soglia di 1,5 g/l. Leggi anche confisca dell’auto per guida in stato di ebbrezza, come evitarla

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