I nostri sogni sono gli obiettivi di domani

Marta De Vivo

13/01/2021

Com’è sentirsi dei falliti a 20 anni? Sentire che tutto si sgretola così presto e così giovani. Molti giovani hanno dovuto provare questa sensazione sulla loro pelle, sono stati costretti a ridimensionare il proprio sogno.

I nostri sogni sono gli obiettivi di domani

Secondo un’indagine IPSOS, il 57% dei giovani italiani ritiene che la scuola non faccia il necessario per inserire i ragazzi nel mondo del lavoro. Inoltre secondo molti non ci sono abbastanza eventi di orientamento organizzate dalla scuola stessa.

Manca una visione di insieme che coinvolga e crei una vera e propria sinergia con le realtà universitarie, il mondo del lavoro e gli altri percorsi di educazione disponibili.

Un altro dato che accende un campanello d’allarme è che, sempre secondo IPSOS, il 72% dei giovani italiani rinuncia a fare un’esperienza all’estero, nonostante vorrebbe farla. Il motivo potrebbe essere che un giovane studente non abbia le sufficienti risorse di tipo economico per potersi sostenere durante l’esperienza all’estero. In realtà il motivo è spesso e volentieri la difficoltà nel cogliere le opportunità a disposizione, questo ci può far dedurre che l’Italia non sia realmente in grado di promuovere le iniziative già esistenti.

Giona e il suo sogno

Giona ne è un esempio, ha sempre fatto tutto da solo, non è mai stato aiutato né a trovare un lavoro né a costruirsi una sua piccola realtà. 23 anni, di Napoli, ha sempre lavorato e studiato. Sta per diplomarsi presso il Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella di Napoli. Per via del Covid-19 ha perso il lavoro ed è stato quasi 1 anno senza lavorare, a settembre era riuscito a trovare un posto, e per via della seconda ondata ha perso di nuovo la sua occupazione, non ha mai ricevuto un vero sussidio da parte dello Stato e il Conservatorio non gli ha mai dato una borsa di studio, ha un reddito pari a 0 e vive da solo.

Lo stato dovrebbe cominciare ad occuparsi di questi ragazzi, a partire dal Next Generation EU , dovrebbe cominciare a dare il suo contributo a queste povere anime che ce la stanno mettendo tutta. Non è possibile che in Italia un giovane non venga tutelato, abbiamo bisogno di più attenzioni. Non è una questione prettamente educativa, come molti vogliono far credere. Udite udite: i giovani non sono solo scuola! Sono anche molto altro, i ragazzi hanno passioni, interessi, sogni e non passano tutti quanti attraverso la famigerata istituzione scolastica, che l’ultima modifica, la subì negli anni che furono.

I ragazzi vivono anche di altro, ed è anche di quell’altro di cui la politica deve cominciare ad occuparsi, devono mettere i ragazzi nelle condizioni di realizzare i loro sogni e di farcela.

Sogno un esecutivo di persone con la passione e la visione di riformare un paese, che pur essendo pieno di vita, troppe volte sembra che stia appassendo.

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