I rider diventano dipendenti di Just Eat, c’è l’intesa: ecco cosa prevede

Teresa Maddonni

30 Marzo 2021 - 16:01

I rider diventano dipendenti a tutti gli effetti di Just Eat che ha firmato con i sindacati l’intesa per riconoscerli come lavoratori subordinati cui verrà applicato il CCNL Logistica. Vediamo cosa prevede l’accordo in termini di stipendio e tutele.

I rider diventano dipendenti di Just Eat, c’è l’intesa: ecco cosa prevede

I rider diventano dipendenti di Just Eat dal momento che è stata raggiunta l’intesa per 4mila assunzioni regolari con i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil.

Ai rider di Just Eat infatti, con la conclusione delle trattative che da due mesi sono state portate avanti con i sindacati, verrà applicato il contratto della logistica. Ma cosa prevede l’intesa?

Prima di tutto l’assunzione dei rider come lavoratori subordinati, non più pagati a cottimo come autonomi, quindi dipendenti di Just Eat la nota azienda del food delivery.

Gli stessi avranno diritto a un minimo retributivo, quindi uno stipendio con paga oraria definita e stabilita dal CCNL applicato, ma anche tutta una serie di tutele previste per i dipendenti.

È solo di qualche settimana fa l’indagine della procura di Milano del al termine della quale è stato stabilito che le piattaforme del cibo a domicilio devono assumere i rider, cosa che si impegna ora a fare Just Eat per 4mila fattorini cui verrà applicato il CCNL della logistica.

Rider dipendenti di Just Eat: cosa prevede l’intesa

I rider diventano dipendenti di Just Eat dopo l’intesa raggiunta tra azienda e sindacati, grazie anche alle associazioni auto organizzate e ai rappresentanti di “Rider per i diritti”, e agli stessi verrà applicato il CCNL della logistica.

L’intesa prevede che i rider possano scegliere tra diverse opzioni di orario di lavoro part-time a 10, 20 o 30 ore e tramite la app verranno definiti a cadenza settimanale i turni sulla base delle esigenze dei fattorini stessi.

La paga minima dei rider assunti da Just Eat viene fissata a 9,70 euro l’ora che sale a 11,70 euro dopo due anni compresa di tredicesima e quattordicesima. Non solo come abbiamo detto l’applicazione di un CCNL prevede anche il riconoscimento di tutta una serie di tutele:

  • TFR;
  • ferie;
  • malattia;
  • infortunio.

Come previsto dal contratto collettivo applicato la retribuzione dei rider subirà le maggiorazioni previste in caso di lavoro straordinario, festivo, notturno.

Dall’intesa viene stabilita anche l’applicazione di rimborsi per i rider che utilizzano un proprio mezzo di trasporto che varia a seconda della tipologia:

  • 6 centesimi a chilometro per la bici;
  • 15 centesimi a chilometro per motocicli.

Per i rider, anche se dipendenti, rimane il premio per le consegne deciso con l’intesa ovvero 25 centesimi a consegna che diventano 50 per 250 effettuate nel mese anche se è previsto un tetto ovvero il riconoscimento del bonus solo per le prime 4 in un’ora di lavoro.

Rider: assicurazione contro gli infortuni

Per i rider che diventeranno dipendenti di Just Eat, 4mila entro fine anno, è prevista anche un’assicurazione contro gli infortuni in caso di incidenti gravi al di là della copertura INAIL.

L’azienda è tenuta a fornire ai suoi rider dipendenti anche i dispositivi di protezione individuale oltre ai caschi e alle divise specie per la pioggia infatti, anche mascherine e igienizzanti data l’emergenza Covid.

L’intesa per i rider che diventeranno dipendenti di Just Eat arriva dopo la firma nei giorni scorsi del protocollo contro il capolarato nel settore delle consegne di cibo a domicilio tra Assodelivery che rappresenta le aziende, sindacati presso il ministero del Lavoro.

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