INAIL riconosce la tutela dell’infortunio in caso di contagio Covid sul posto di lavoro a chi rifiuta il vaccino. Chiusa l’istruttoria per il caso di alcuni infermieri di Genova.
L’INAIL riconosce la tutela dell’infortunio al lavoratore in caso di contagio Covid sul posto di lavoro anche se ha rifiutato il vaccino contro il Covid
Il vaccino contro il Covid lo ricordiamo non è obbligatorio pertanto l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro riconosce il contagio sul posto di lavoro come infortunio anche se ci si rifiuta di farselo somministrare.
INAIL con la nota n.2402/2021 ha risposto alla richiesta di chiarimenti del direttore dell’ospedale San Martino di Genova per il caso di 15 infermieri che hanno rifiutato il vaccino contro il Covid e che sono poi risultati positivi al SARS-CoV-2.
INAIL, tutela dell’infortunio per chi rifiuta il vaccino: il caso
INAIL riconosce la tutela dell’infortunio a chi rifiuta il vaccino contro il Covid. L’Istituto si è pronunciato sul caso dei 15 infermieri dell’ospedale San Martino di Genova che dopo aver rifiutato il vaccino sono risultati positivi al tampone.
Nell’ospedale ligure, nella prima fase delle vaccinazioni Covid riservata al personale sanitario in tutta Italia, ben 593 infermieri dei 3.120 hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anti-Covid; 15 di questi infermieri poi si sono contagiati e ammalati di Covid-19 sul lavoro.
Il direttore della struttura sanitaria ha tuttavia esposto la questione a INAIL, ovvero se il contagio in questione può essere considerato infortunio sul lavoro se il contagiato si è precedentemente rifiutato di mettersi al riparo e di farsi quindi somministrare il vaccino contro il Covid. INAIL ha risposto con la nota n.2402/2021.
Sì alla tutela INAIL per chi non si vaccina: non c’è obbligo
Per il caso dei 15 infermieri l’istruttoria si è conclusa e INAIL si è pronunciata riconoscendo la tutela del’infortunio anche chi si contagia sul lavoro dopo aver rifiutato il vaccino contro il Covid perché è la legge italiana che lo consente.
INAIL infatti precisa che non essendoci un obbligo a vaccinarsi il non farlo rientra nella libertà di scelta del singolo individuo. Il lavoratore che rifiuta il vaccino quindi, in caso di contagio sul lavoro può essere coperto dalla tutela dell’infortunio.
Tuttavia, come INAIL sottolinea, essendo un comportamento colposo quello del lavoratore che rifiuta il vaccino lo stesso in caso di contagio non può richiedere il risarcimento del danno al datore di lavoro.
INAIL conferma tuttavia che per riconoscere la tutela dell’infortunio in caso di contagio bisogna accertare che lo stesso sia avvenuto sul luogo di lavoro.
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