Analizziamo il nuovo BOT in emissione a metà settimana: importi offerti, data emissione e scadenza, possibili rendimenti
Le prime 3 emissioni dell’ultima settimana di gennaio hanno visto protagonisti 1 BTP Short Term e altri 2 indicizzati all’inflazione europea (Eurostat).
Nel primo caso la breve durata (data scadenza: 25/02/2027) rende il titolo potenzialmente interessante a chi cerca soluzioni di investimento a breve termine.
Nel secondo, invece, c’è che l’orizzonte temporale si allarga (5 e 10 anni), mentre il loro aggancio al costo della vita serve a proteggere il valore reale del capitale ivi investito. Inoltre per i 3 bond c’è che il regime delle spese fiscali è agevolato e godono tutti della garanzia sovrana, al pari di quanto avviene sui sovereign bond.
Ma le emissioni settimanali MEF non finiscono alle prime 3 enunciate sopra. Infatti giovedì 30 il Tesoro emetterà un nuovo BOT a 6 mesi per 6.500 milioni di €. A chi potrebbe convenire una simile soluzione di investimento?
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Le caratteristiche del nuovo Buono Ordinario del Tesoro
Trattandosi di un BOT nuovo di zecca c’è che il suo codice ISIN è ancora da attribuire e sarà comunicato dall’emittente in sede d’asta. Il nuovo Buono Ordinario del Tesoro ha una durata in giorni di 181 e in mesi di 6, con data emissione e scadenza pari, nell’ordine, al 31/01/2025 e al 31/07/2025.
Il taglio minimo è sempre invariato e di 1.000 € (e relativi multipli), mentre l’importo offerto dal debitore è di 6,5 miliardi di €, oltre al 15% all’asta supplementare del giorno dopo. Nel complesso si tratta di un importo inferiore ai 9,35 mld di € in scadenza il 31 gennaio, giorno di regolamento del neo semestrale. Il Comunicato MEF dell’altro giorno aggiorna infine anche qual è la situazione dei BOT in circolazione alla data del 14 gennaio 2025:
- BOT a 6 mesi: 26.898,829 mln di €;
- BOT a 12 mesi: 102.811,210 milioni di €.
Per cui al momento il totale circolante dei Buoni Ordinari del Tesoro è di quasi 130 mld di €, 129,710 per l’esattezza.
Il calendario delle negoziazioni del nuovo BOT a 6 mesi
Il calendario per le operazioni di sottoscrizione prevede tre date chiave. La prima è quella di martedì 28, termine ultimo per la prenotazione dei BOT da parte del pubblico retail, cioè famiglie e investitori individuali.
Il giorno dopo, entro le 11, dovranno pervenire le domande da parte degli intermediari, e a seguire si svolgerà l’asta vera e propria. Ad essa parteciperanno i soggetti abilitati, i c.d. Specialisti (e Aspiranti) in titoli Stato così come individuati dai Decreti ministeriali. Questi titoli sono piazzati con il sistema di collocamento dell’asta competitiva, dove ogni partecipante farà le sue richieste (max 5) espresse in termini di rendimento.
Infine venerdì 31 sarà il giorno di regolamento dei titoli assegnati.
Il Tesoro emette un nuovo BOT a 6 mesi per 6.500 milioni di €. A chi potrebbe convenire?
Veniamo ora alla domanda clou: quanto renderà? Per scoprirlo dovremo attendere l’esito delle procedure di metà settimana, anche se una buona idea orientativa possiamo già farcela. Gli attuali BOT a 12 mesi in circolazione e in scadenza il 14 luglio e il 14 agosto 2025 hanno un rendimento effettivo annuo lordo del 2,55% e del 2,58%. Al netto dell’imponderabile, quindi, il rendimento annualizzato del neo BOT semestrale dovrebbe attestarsi in area 2,55% circa (aliquota fiscale del 12,50%).
Si tratta di rendimenti non certamente epocali, ma pur sempre positivi, specie se teniamo a mente che a inizio decennio erano nulli o addirittura negativi. Per chi ha capitali liquidi da parcheggiare a breve termine, il prodotto forse meriterebbe una qualche valutazione. Anche perché non vanno dimenticati gli altri pro dello strumento, ossia la garanzia sovrana, la tassazione di vantaggio e l’elevata liquidità.
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