La tormentata equity story delle azioni del gruppo che edita Il Sole 24 Ore in Borsa Italiana prosegue. Di mira il Piano industriale da poco approvato?
Seduta particolarmente negativa per le azioni del Gruppo 24 Ore, la holding editoriale controllata da Confindustria e proprietaria della testata economico-finanziaria Il Sole 24 Ore.
Ad inizio giornata le azioni del gruppo 24 Ore hanno aggiornato un nuovo minimo storico a 0,333 euro, un passivo che per lunghi tratti della mattinata ha superato il -5%, performance ancor più pesante se confrontata con il mercato di riferimento: l’indice FTSE Mib ha allungato ben oltre l’1,5% fin dalla prima ora di negoziazioni.
Piano industriale 2019-2022
La scorsa settimana, giovedì 7 febbraio, il management del gruppo riunito in Cda sotto la presidenza del Dottor Edoardo Garrone, ha approvato il Piano Industriale 2019-2022. Il Piano, spiega la nota diffusa dalla società, “rappresenta l’aggiornamento e l’evoluzione del precedente Piano 2018-2021 approvato il 26 marzo dell’anno scorso”.
Così la nota integrale del gruppo: “Il Piano 2019-2022 tiene conto sia delle evoluzioni intervenute nel contesto di mercato rispetto alle ipotesi alla base del Piano 2018-2021 sia del contributo del nuovo management entrato nella società a partire da luglio 2018”.
Il Sole 24 Ore e Borsa Italiana: un connubio poco felice
L’equity story del titolo Il Sole 24 Ore in Borsa Italiana, grafico mensile, fonte: Bloomberg
Osservando l’andamento dei prezzi del titolo del gruppo che edita Il Sole 24 Ore emerge un’equity story poco felice. Le azioni dopo l’IPO del dicembre 2007 (primo giorno di contrattazioni il 6 dicembre 2007) non hanno mai rivisto i prezzi di collocamento.
Da allora il trend del titolo è decisamente ribassista e il bilancio pesante: -98% dall’IPO, -87% negli ultimi 5 anni, -56% rispetto ad un anno fa e -8,5% circa da inizio 2019.
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