Insegnanti precari: secondo il MIUR la loro stabilizzazione avverrà entro 4 anni. Ma le ultime stime ci dicono che non sarà così; ecco perché.
Negli ultimi anni il Ministero dell’Istruzione ha posto in cima alle proprie priorità il risolvere l’annoso problema degli insegnanti precari in Italia.
Grazie al piano straordinario assunzioni e alla mobilità 2016/2017 il problema del precariato, seppur con qualche problema, è stato parzialmente risolto tant’è che rispetto al a.s. 2014/2015, quando i docenti precari erano 118.172, nel 2016/2017 si è scesi a 80.000.
Una cifra ancora molto alta che il MIUR punta diminuire nei prossimi anni. Tant’è che, come dichiarato nei giorni scorsi dalla Ministra Fedeli, entro 4 anni si stima che non ci saranno più insegnanti precari in Italia per merito della fase transitoria prevista dalla delega sul reclutamento della Buona Scuola.
Secondo la Fedeli, quindi, entro 3 o al massimo 4 anni, un docente precario otterrà finalmente la cattedra di ruolo.
Questo traguardo però al momento ci sembra irraggiungile, soprattutto alla luce delle ultime stime riguardanti la situazione che c’è al Sud e al Nord Italia.
Specialmente nel Mezzogiorno, infatti, le cattedre libere non sono abbastanza per garantire l’assunzione dei precari entro 4 anni.
Sei un insegnante precario? Ecco quando diventerai di ruolo
Come ben sappiamo la situazione cattedre vacanti è molto differente tra il Nord e il Sud. Infatti, la maggior parte degli insegnanti italiani ha origini meridionali e questo negli anni ha portato inevitabilmente ad uno squilibrio:
- al Nord ci sono molte cattedre vacanti ma meno richieste;
- al Sud ci sono meno cattedre vacanti ma più richieste.
Un problema che il Ministro Giannini lo scorso anno ha provato a risolvere, anche se con diversi errori, facendo trasferire molti insegnanti del Sud nelle scuole del Nord Italia.
Una soluzione inevitabile così come erano inevitabili le proteste di quei docenti che si sono dovuti trasferire a diversi chilometri da casa per ottenere una cattedra di ruolo. In molti casi questi insegnanti hanno fatto domanda di assegnazione provvisoria avvicinandosi a casa, lasciando nuovamente scoperta la cattedra.
Insomma, il problema dello squilibrio tra cattedre vacanti al Sud e al Nord persiste e questo è un impedimento importante per il raggiungimento dell’obiettivo posto dalla Fedeli. Ecco perché, anche in base ai numeri forniti in questi giorni dal Sottosegretario al MIUR De Filippo, immaginiamo che sia molto difficile che tutti gli insegnanti precari diventino di ruolo entro il 2020, o al massimo 2021.
L’attuale situazione è difficile da risolvere ecco perché i tempi per la stabilizzazione dei precari si preannunciano più lunghi rispetto a quelli indicati dalla Fedeli.
Nel dettaglio, al Nord ci potrebbero volere circa 5 anni mentre al Sud, dove la situazione è più drammatica, la sacca di precariato rischia di non svuotarsi prima del 2027. Circa 10 anni quindi; una cifra elevata ma in linea con quella che è l’attuale situazione nelle varie Regioni.
Sei un insegnante precario? Ecco qual è la soluzione pensata dal MIUR per te
I tempi quindi si preannunciano molto lunghi, nonostante il MIUR abbia pensato a diversi percorsi agevolati per permettere agli insegnanti precari di ottenere una cattedra di ruolo e per far sì, come dichiarato dalla Fedeli, che non si vengano più a creare delle sacche di precariato.
Ad esempio, per gli iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento sarà mantenuto il canale per le assunzioni dirette, riservando loro il 50% dei posti vacanti da dividere con le graduatorie dell’ultimo concorso a cattedra.
Il MIUR è convinto che in questo modo le GaE saranno svuotate entro il 2020, ma è opportuno ricordare che per il caso contrario non è stato regolamentato alcun piano B. Quindi, qualora nel 2020 le GaE non risultassero ancora svuotate del tutto, i precari rimasti dovranno sostenere il nuovo concorso scuola, valido per l’accesso ad un tirocinio triennale, senza posti riservati.
Per gli insegnanti iscritti nelle Graduatorie di Istituto è previsto l’inserimento in una Graduatoria regionale con la quale si potrà accedere direttamente al terzo anno del tirocinio.
Per gli insegnanti non abilitati, ma che hanno alle spalle almeno 3 anni di servizio da precari, invece, sarà riservata una quota di posti nel prossimo concorso; inoltre, una volta superate con successo le prove, questi non dovranno sostenere l’intero percorso formativo ma solamente il primo anno.
Il Miur quindi ha pensato a delle soluzioni sia per gli iscritti alle GaE che per quelli nelle GI, così come per gli insegnanti che nonostante non si siano mai abilitati insegnano da diversi anni nelle scuole. La Fedeli è convinta che in questo modo un precario diventerà di ruolo entro 4 anni; noi siamo più scettici, ma mai come in questo caso speriamo di sbagliarci.
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