Intesa Sanpaolo: via libera da BCE a “Danish Compromise”

Luca Fiore

9 Settembre 2019 - 10:18

L’istituto guidato da Carlo Messina potrà applicare il “compromesso danese”. Azioni Intesa Sanpaolo in positivo a Piazza Affari.

Intesa Sanpaolo: via libera da BCE a “Danish Compromise”

Avvio di settimana con il segno più per le azioni Intesa Sanpaolo, in rialzo dello 0,73% a 2,082 euro.

Nonostante un incremento trimestrale del 12,8%, nel confronto annuo le azioni dell’istituto guidato da Carlo Messina arretrano di circa 10 punti percentuali.

Con decorrenza dalle segnalazioni di vigilanza riferite al 30 settembre 2019, la Banca Centrale Europea ha autorizzato la banca ad applicare il “Danish Compromise”.

Intesa Sanpaolo: BCE autorizza “Danish Compromise”

Intesa Sanpaolo, riporta una nota dell’isittuto “ha ricevuto l’autorizzazione della BCE a calcolare i coefficienti patrimoniali consolidati del Gruppo applicando il cosiddetto Danish Compromise”.

La possibilità di applicare il “Danish Compromise” potrebbe spingere Intesa Sanpaolo verso Generali (-0,15% a 17,08 euro).

Intesa Sanpaolo: cosa è “Danish Compromise” della BCE

Approvato dall’Unione europea nel 2012, quando la Danimarca era presidente di turno, il è “Danish Compromise” è un principio contabile che allevia l’assorbimento di patrimonio per le banche che detengono assicurazioni, evitando doppi conteggi.

Tramite il “compromesso danese” gli investimenti assicurativi vengono trattati come attivi ponderati per il rischio anziché dedotti dal capitale.

È prevista la proroga di questa franchigia da fine 2018 a fine 2024.

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