Investire in vino, un investimento alternativo con ritorni interessanti anche in periodi di crisi. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulle bottiglie di vino da investimento.
Investire in vino, una scelta sempre più in voga che promette ritorni interessanti anche durante periodi di crisi economica e finanziaria.
L’investimento in bottiglie di vino è uno dei trend in crescita che più generano curiosità negli investitori alla ricerca di buone rendite. Nella categoria degli investimenti alternativi, il buon vino offre l’opportunità di diversificare e conferire maggiore forza a un portafoglip, gestendo i rischi e contrastando i periodi di volatilità del mercato.
Proprio come accade nell’investire in arte o in auto d’epoca, gli investimenti nel settore vinicolo prevedono l’acquisizione di un bene tangibile il cui valore ci si aspetta si apprezzi nel tempo. Concretamente, si acquistano e si conservano bottiglie di vino, in previsione di venderle a un prezzo più alto in un secondo momento.
Investire nel vino non è un’attività elitaria, ma è accessibile da qualsiasi investitore in possesso delle giuste conoscenze e di una quantità minima di capitale da investire. Se si è alla ricerca di altre opzioni al netto di comprare azioni, investire in fondi comuni o in ETF, ecco tutto ciò che c’è da sapere per investire nel vino.
Perché investire nel vino
Puntare su un investimento alternativo come quello del vino potrebbe essere particolarmente avvincente nel 2020. Le condizioni economiche e politiche mondiali che hanno caratterizzato il 2019 continuano a prevalere anche quest’anno: quale sarà l’impatto reale della Brexit sull’economia del Regno Unito e sull’UE? Trump sarà confermato per un secondo mandato alla Presidenza degli Stati Uniti? Il coronavirus verrà finalmente messo sotto controllo? È estremamente facile capire quanto grandi e ardue siano le sfide per i mercati finanziari tradizionali in questo 2020. Ampliare il proprio portafoglio investimenti con attività tangibili e stabili come il vino potrebbe contribuire a proteggere il capitale e a ridurre il rischio.
Tra i vantaggi più evidenti nell’investire in vino troviamo:
Rendimento - L’investimento nel vino pregiato, in linea generale, offre una crescita stabile e a lungo termine. La produzione limitata di vino pregiato nell’ambito degli investimenti crea una dinamica che supporta il rendimento dell’investimento. I vini “investment grade” sono prodotti in base a norme rigorose che limitano l’offerta per annata e con l’obiettivo di migliorare con l’età. Di conseguenza, man mano che il vino continua a migliorare nel tempo, la domanda aumenta, inizia a essere consumato e diventa sempre più raro, il che supporta la crescita dei prezzi nel lungo termine.
Niente tasse sul capital gain - I guadagni derivanti da investimenti in vino al momento non attirano l’imposta sul capital gain, ma si raccomanda caldamente di chiedere indicazioni al proprio commercialista.
Diversificazione - L’andamento degli investimenti in vino, generalmente, non è correlato con l’andamento dei mercati finanziari, caratteristica che permette così di bilanciare il rischio e la volatilità classicamente correlate al mercato azionario, ad esempio.
Copertura contro inflazione e crisi economica - Il vino da investimento è meno suscettibile agli effetti di condizioni economiche avverse e, generalmente, può essere utilizzato per preservare la ricchezza contro l’erosione di recessione, inflazione, svalutazione della valuta e dei movimenti nei mercati finanziari.
Tangibilità - A differenza di quote e azioni, il vino ha un valore fisico intrinseco di per sé.
Come investire in vino
- Decidere quanto capitale di vuole investire
- Stabilire per quanto tempo si vuole mantenere l’investimento (si consiglia un piano a medio-lungo termine per ottimizzare il ritorno economico)
- Chiedere una consulenza a un esperto di investimenti nel settore vitivinicolo o informarsi approfonditamente circa le dinamiche del settore
- Effettuare una ricerca di mercato per comprendere quali siano i vini migliori in base a prestazioni, tendenze e opportunità
- Effettuare l’acquisto
- Assicurarsi che il vino sia assicurato e conservato correttamente per proteggere qualità e valore
- Tenersi informati sulle prestazioni e l’andamento del mercato
- Pianificare quando vendere per ottimizzare il rendimento dell’investimento.
Attenzione all’annata - Sapere in che modo l’annata di un vino influenzi il suo valore come oggetto da collezione è essenziale. Come regola da seguire a livello generale, i vini più rari e “antichi” sono maggiormente preferibili rispetto alle annate più comuni poiché sono più ricercati.
Zona di provenienza - Anche la zona di provenienza del vino è importante. Le regioni che producono in modo consistente dei vini d’annata di alta qualità fanno nascere le opportunità di investimento più interessanti.
Le tendenze degli investimenti nel settore vinicolo possono influenzare l’appeal delle zone di produzione in qualsiasi momento, ma in generale i vini prodotti a livello internazionale nelle zone di Toscana, Piemonte, Bordeaux, Borgogna e Napa Valley sono i migliori del settore per gli investitori.
I vini da investimento più interessanti nel 2020
Ad oggi vi è l’opportunità di acquistare vini di alto livello, molto richiesti e con investment-grade a prezzi convenienti grazie agli effetti dei dazi statunitensi, della Brexit e nuovi trend. Questi offrono un forte potenziale di crescita a lungo termine.
I Premier Cru della riva destra di Bordeaux sembrano avere un ottimo potenziale nel 2020, grazie alla forza del mercato secondario di questi vini e alla loro grande capacità di invecchiare nel corso del tempo, elementi fondamentali per un portafoglio di vini pregiati.
Lo Champagne, tradizionalmente, offre un andamento eccellente in termini di crescita stabile dei prezzi nel lungo termine, mentre i vini migliori prodotti in Toscana e Piemonte stanno godendo di un profilo crescente e di un mercato in forte espansione.
Gli iconici vini della Borgogna sono alcuni dei vini da investimento più preziosi al mondo e continuano anche nel 2020 a essere nel mirino di investitori e collezionisti di vino. Il 2019 ha visto un andamento ribassista nella performance dei loro prezzi, in parte a causa delle condizioni generali del mercato, ma anche a causa di un calo dell’attenzione degli investitori, che si sono interessati ai prodotti delle aree limitrofe a seguito di una significativa crescita dei prezzi tra il 2017 e il 2018.
La diversificazione nell’investimento in vino
Anche in questo settore, proprio come accade per l’investimento in azioni e obbligazioni, la diversificazione è un obiettivo decisamente da perseguire. Dopo aver compreso il valore di vini di diverse annate, il ruolo che gioca la zona di provenienza e produzione, occorre assicurarsi di avere un portafoglio diversificato.
Al momento di vendere gli investimenti, in questo caso a un conoscitore di vini, è importante prestare attenzione alla varietà e alla selezione dei vini in proprio possesso in modo da poter comprendere quale sia il momento migliore per ottenere il massimo profitto dalla transazione.
Il mercato finanziario del vino
Risulta poi utile avere una prospettiva finanziaria guardando al mercato del vino. Il London International Vintners Exchange, o Liv-ex, è il mercato mondiale in cui vengono scambiati i vini. Esaminare le recenti tendenze all’interno del mercato - così come i dati nel lungo termine sulle dinamiche di acquisto e vendita - è strategico nel tentativo di comprendere come il mercato del vino tenda a muoversi.
Il Liv-ex è accessibile ai trader di vino professionisti. In qualità di investitore privato di vino, invece, si può acquistare da un grossista, distributore o rivenditore che ha l’accesso a tale mercato. Lo stesso individuo può poi risultare utile al momento di vendere i propri investimenti. Inoltre, i vini possono anche essere acquistati da commercianti specializzati o attraverso aste di vini controllate.
In termini di acquisto di singoli vini, un prodotto nella sua confezione originale ha più probabilità di generare un alto profitto nella maggior parte dei casi. Ma il contesto più redditizio è dato dall’investimento in bottiglie i cui esemplari sono in circolazione sono molto scarsi. Nel 2017, ad esempio, una singola bottiglia di cabernet sauvignon è stata venduta all’asta per 350.000 dollari.
Il capitale da investire in vino e i rischi coinvolti
È ormai chiaro che investire nel vino è ben diverso dall’investire sui mercati finanziari. I classici strumenti di investimento possono toccare dei minimi di prezzo che possono rappresentare degli ottimi punti di acquisto, ma lo stesso non accade per il vino.
Come regola generale, per poter avere dei ritorni interessanti dall’investimento in bottiglie si dovrebbero dedicare non meno di 10.000 euro.
Decidere a monte quanto si è disposti ad investire nel vino è particolarmente importante a causa del rischio coinvolto. Il vino è un investimento rischioso a causa di una varietà di fattori che possono mettere a repentaglio il ritorno sull’investimento. Un raccolto che non va come si prevede, ad esempio, può far salire i prezzi - una buona notizia se si possiedono già delle bottiglie, una cattiva notizia se invece ci si appresta a comprare per la prima volta.
Il maltempo o dei disastri naturali di maggiore entità possono minacciare le coltivazioni di uva, mentre una manipolazione o una conservazione scorrette delle bottiglie possono mandare a monte il proprio investimento in un colpo solo. È possibile acquistare un’assicurazione sulle bottiglie per isolare il proprio investimento da questi tipi di scenari, ma rappresenterebbe un altro costo da tenere in considerazione prima di effettuare l’investimento iniziale.
Attenzione alla conservazione
Infine, arriviamo alla conservazione del nostro investimento, in questo caso delle bottiglie di vino. Una conservazione impropria può alterare drasticamente il sapore del vino e, col passare del tempo, potrebbe rovinare del tutto l’investimento fatto.
È possibile conservare il vino in una zona a clima controllato all’interno della propria abitazione, oppure optare per una scelta più “professionale”- esistono delle aziende che offrono questi servizi agli investitori e agli appassionati di vino, si paga una commissione per far custodire la propria collezione di vini, ma potrebbe valer la pena se questo permette di massimizzare i profitti.
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