All’Investor Conference del “Mid & Small in Milan” la vendita multicanale è rappresentata da MeglioQuesto. Ai nostri microfoni Felice Saladini, CEO.
Digitalizzazione, accelerazione, cambiamento e nuove o rinnovate esigenze da parte dei consumatori. Queste sono solo alcune delle principali sfide che i business di oggi si trovano ad affrontare, specie quelli più attenti alla customer satisfaction e all’esperienza utente. Infatti, essere presenti sul mercato significa non solo prendere atto del forte consumer empowerment, ma anche saper rispondere in modo proattivo ai nuovi bisogni e ai trend emergenti.
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Non dimentichiamoci inoltre della capacità di fornire beni e servizi sostenibili, a partire da un’analisi puntuale sulle esternalità negative degli stessi, ottimizzando i costi sociali.
Il pricing sembra giocare un ruolo sempre più marginale, accompagnato da numerosi altri fattori che concorrono alla scelta finale di acquisto. Solo le imprese più votate alla centralizzazione dei bisogni dei clienti, all’ascolto e alla qualità dell’offerta riusciranno a emergere.
Ne abbiamo parlato con Felice Saladini, Chief Executive Officer di MeglioQuesto, uno dei player di riferimento nell’industry della vendita multicanale.
Domanda: Come ha performato MeglioQuesto nel corso del 2021?
Risposta: MeglioQuesto ha ottenuto uno dei migliori risultati di performance all’AIM. Abbiamo presentato una semestrale che evidenzia numeri importanti per ricavi e marginalità. I ricavi sono pari a 27,4 milioni di euro, in crescita del 68,3% rispetto al primo semestre 2020. L’Ebitda è a 4,6 milioni di euro, +101,8% rispetto a 2,3 milioni di euro del primo semestre 2020. La crescita riguarda entrambe le linee di business. La linea “customer acquisition” registra ricavi per circa 24,6 milioni di euro, +56% rispetto al primo semestre 2020, e la linea customer management registra ricavi per circa 2,7 milioni di euro in crescita di cinque volte rispetto allo stesso periodo del 2020.
Telco e utilities si confermano le industry principali tra i clienti, seguite da insurance e finance. Altro aspetto importante del nostro modello di business è la multicanalità: siamo presenti su tutte le piattaforme digitali e con centinaia di punti fisici in tutto il Paese dove creiamo relazioni e opportunità per il consumatore.
D: Quali sono le prospettive per il comparto Tech per il 2022 anche grazie all’immissione di liquidità prevista dal PNRR?
R: L’esperienza della pandemia ha accelerato i processi di digitalizzazione, il PNRR è una straordinaria occasione per modernizzare il Paese. Una parte importante dei fondi del piano pari a 49,2 miliardi di euro sarà destinata a investimenti in innovazione digitale. I bandi sono partiti. Il governo ha rispettato gli impegni e questo significa che a inizio 2022 verrà erogata la seconda parte dei fondi e i soggetti attuatori dei progetti diverranno gli enti locali.
Ciascuno deve fare la sua parte per non sprecare questa opportunità per il Paese. Noi imprenditori abbiamo il dovere di pensare al bene dell’azienda e a quello collettivo aiutando le istituzioni in questo percorso virtuoso di sviluppo. Il nostro mercato ha prospettive molto favorevoli e il nostro gruppo esprime un ruolo di riferimento nel settore. Una posizione che ci consente di cogliere le opportunità da protagonisti e creare valore per tutti i nostri stakeholders. Sono convinto che la crescita sarà importante e anche per questo ho ritenuto di investire nella mia azienda acquistando 25.000 azioni di MeglioQuesto. Un investimento di valore che sottolinea la mia personale fiducia nello sviluppo di MeglioQuesto in un contesto generale e dal clima di fiducia che è tendenzialmente costante.
D: Come sono cambiate le esigenze e le ricerche sul web degli utenti in tema di ricerca delle migliori soluzioni in termini di qualità-prezzo?
R: Il 2020 ha prodotto un’accelerazione sia delle strategie di sviluppo dei nostri clienti sia sul comportamento da parte dei consumatori finali per quanto riguarda le attività digitali. I trend di digitalizzazione iniziati con lo sviluppo dell’economia delle piattaforme negli anni Dieci hanno subito una spinta notevole. Oggi però i consumatori non si accontentano di valutare i prodotti attraverso la lente del rapporto qualità prezzo. Le ricerche di mercato ci dicono che sempre di più nelle scelte peseranno i costi sociali, soprattutto in termini di sostenibilità.
Questo contesto ha permesso di far crescere le nostre attività ma ha creato nuove esigenze e nuove opportunità. Per questo abbiamo dato una spinta forte alla formazione creando un nuovo livello di assistenti per i consumatori che uniscono la loro forte professionalità alla velocità del digitale. In questo contesto, ad esempio, abbiamo avviato una collaborazione con lo IULM di Milano che ci ha consentito di erogare una formazione di livello universitario ai nostri consulenti. Poi abbiamo trovato la nostra strada per rispondere alle nuove esigenze emerse con lo smart working. Una grande opportunità per la qualità del lavoro e quindi di produttività ma che richiede anche un’attenzione verso chi ha bisogno di un sostegno per gestire questa nuova situazione. Con questo scopo abbiamo messo a disposizione dei nostri lavoratori un servizio di consulenza emotiva e psicologica. Un servizio di smart welfare che esprime bene la nostra attenzione alle persone. Il progetto è stato avviato a ottobre in collaborazione con gli psicologi di Relief.
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