La minaccia dell’Iran: entro 10 giorni sarà violato l’accordo sul nucleare e verranno superati i livelli di uranio consentiti se l’Europa non agirà
L’Iran violerà l’accordo sul nucleare del 2015 nell’arco di dieci giorni e riporterà i livelli di uranio ben al di sopra dei limiti consentiti.
Non una semplice indiscrezione di stampa, ma una notizia confermata dal portavoce dell’agenzia per l’energia atomica di Teheran, Behrouz Kamalvandi, in diretta nazionale.
Al centro del dibattito il progressivo indebolimento dell’accordo sul nucleare firmato quattro anni fa, un indebolimento causato dal ritiro degli Stati Uniti d’America che, tramite Trump, hanno scelto di fare dietrofront nel corso del 2018.
Iran minacciano accordo nucleare: il punto
A maggio scorso l’Iran ha annunciato la sua intenzione di iniziare a ignorare alcune condizioni dell’accordo sul nucleare del 2015 e ha chiesto agli Stati firmatari dell’intesa (cina, Russia, Regno Unito, Germania e Francia) di proteggere sia il suo mercato petrolifero che il comparto bancario facendo fede alle promesse fatte in precedenza; il tutto nell’arco di 60 giorni.
Ad oggi poco o nulla è cambiato e l’Iran ha scelto di agire minacciando la violazione dell’accordo giudicando insufficienti i passi dei firmatari dell’intesa.
“Abbiamo quadruplicato e accelerato ancora i ritmi di arricchimento, quindi in 10 giorni supereremo il limite consentito di 300 chili. Ma c’è ancora tempo...se i Paesi europei agiranno”,
ha tuonato il citato Kamalvandi.
La scelta dell’Iran è giunta pochi giorni dopo l’attacco a due petroliere nel Golfo di Oman che ha spinto gli Stati Uniti ad accusare proprio Teheran.
L’escalation della tensione ha reso sempre più concreto lo spettro di un conflitto tra gli Stati Uniti (che hanno aumentato la propria presenza militare nell’area), gli alleati del Golfo e la Repubblica Islamica nonostante entrambe le parti si siano già dette contrarie a questa ipotesi.
La Russia, dal canto suo, si è già espressa a favore di Teheran e tramite il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato:
“La più recente ispezione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica e il relativo rapporto hanno riconosciuto che l’Iran rispetta pienamente i suoi obblighi. Noi agiamo sulla base di questo”.
Se le cose dal Vecchio Continente non cambieranno, comunque, il Paese accantonerà definitivamente l’accordo sul nucleare del 2015.
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