Il professor Alessandro Meluzzi è tornato a parlare dell’impatto che l’epidemia coronavirus sta avendo e avrà sul tessuto socioeconomico dell’Italia.
“L’Italia delle Partite IVA è destinata a crollare” secondo il professor Alessandro Meluzzi che è stato intervistato da Fabio Frabetti sul canale YouTube di Money.it.
Nel suo intervento è tornato sul tema della crisi economica scatenata dal coronavirus in Italia che sta mettendo in ginocchio moltissime imprese e lavoratori autonomi. Una situazione che potrebbe portare il Paese verso soluzioni drastiche nei prossimi mesi.
“Sistema delle Partite IVA crollerà”
L’emergenza coronavirus ha messo in seria difficoltà l’intero sistema economico italiano. Come ricordato dal professor Alessandro Meluzzi, che ha parlato ai microfoni di Money.it, il nostro è un Paese che è sorretto da un tessuto produttivo diffuso fatto di piccole e medie imprese, di lavoratori autonomi, di artigiani, di servizi e di piccoli professionisti. Meccanismi come quello della Partita IVA sono destinati a incepparsi nei prossimi mesi, nonostante gli ulteriori 55 milioni che verranno messi a disposizione con il decreto Rilancio.
Il nuovo virus è riuscito a spaccare l’Italia in due secondo Meluzzi, queste le sue parole in merito:
“È una situazione esplosiva per le Partite IVA. L’epidemia in Italia ha comportato una frattura: da una parte c’è chi continua a prendere lo stipendio come prima, non soffrendo minimamente, e dall’altra c’è chi non chiede nulla allo Stato, riuscendo a pagare le tasse e gli stipendi degli altri”.
Cina e Germania approfitteranno della situazione?
Un’Italia in affanno che potrebbe diventare preda di altre grandi potenze, come ad esempio la Cina e la Germania. Per Meluzzi, che è stato intervistato da Fabio Frabetti per Money.it, il Paese è destinato a un “futuro di miseria” visto che l’intenzione è quella di “vendere ai cinesi” e di “farsi rapinare dai tedeschi”. Un disegno che per il per il noto psichiatra e criminologo non è portato avanti da una sola entità al Governo.
Ecco cos’ha detto:
“Tanti piccoli registi hanno in mente questo obiettivo, sull’onda di un’ideologia. L’ex funzionario del Parito Comunista che ora diventa Dem e rincorre la patrimoniale come strumento di giustizia sociale oppure l’idea di una società in di poveri mantenuti con un sussidio di 600 euro in cui siamo tutti allegri e uguali, la decrescita felice rimane un sogno da 5 Stelle. Due incubi che insieme elevano l’incubo al quadrato”.
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