Italia: nuovo record per l’inflazione, energia sempre più cara

Violetta Silvestri

05/01/2022

I dati preliminari dell’inflazione di dicembre in Italia hanno segnato un nuovo record: in media annua, i prezzi sono saliti con l’aumento più ampio dal 2012. I costi energetici restano protagonisti.

Italia: nuovo record per l’inflazione, energia sempre più cara

I prezzi in Italia aumentano: l’inflazione di dicembre 2021 nella rilevazione preliminare Istat ha registrato un +3,9% su base annua.

Con il caro-energia a spingere i costi nel nostro Paese, l’andamento dei prezzi rimane un tema caldo non solo per il Governo Draghi. Tutta l’Eurozona è focalizzata sul rilascio dei risultati inflazionistici, con la BCE ad aspettarsi un calo nel 2022.

In Spagna, la crescita dell’inflazione è stata la più rapida degli ultimi 30 anni a dicembre, mentre i Paesi dell’area dell’euro situati più a Nord potrebbero aver già sperimentato il picco.

I prezzi francesi si sono stabilizzati il ​​mese scorso, secondo i dati pubblicati all’inizio di questa settimana e quelli tedeschi in uscita giovedì dovrebbero mostrare che l’inflazione è diminuita nel periodo pre-natalizio.

Nel dettaglio di seguito, i dati preliminari Istat sull’inflazione in Italia: perché si sono registrati nuovi picchi?

Italia: prezzi del 2021 crescono di più dal 2012 (media annua)

Nella nota dell’Istat del 5 gennaio 2022 sui dati preliminari relativi all’inflazione si legge:

“Nel 2021, dopo la flessione del 2020 (-0,2%), i prezzi al consumo tornano a crescere in media d’anno (+1,9%), registrando l’aumento più ampio dal 2012 (+3,0%).”

L’anno appena trascorso, quindi, si è contraddistinto per l’impennata dei prezzi, con l’energia a spingere verso nuovi picchi, probabilmente anche nel 2022.

Nello specifico, Istat ha segnalato che, nel mese di dicembre 2021, l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC), al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,4% su base mensile e del 3,9% su base annua (+3,7% del mese precedente).

In accelerazione anche l’indice al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quello senza i soli beni
energetici, che hanno registrato rispettivamente un +1,5% e e un +1,6%.

L’indice armonizzato dei prezzi ha raggiunto un +4,2% su base annuale nell’aggiornamento di dicembre.

Come specificato nella nota, “la ripresa dell’inflazione nel 2021 è essenzialmente trainata dall’andamento dei prezzi dei Beni energetici (+14,1%), diminuiti invece dell’8,4% nel 2020.”

Le prospettive per il nuovo anno restano poco incoraggianti. Secondo l’istituto di statistica:

“In base alle stime preliminari l’inflazione acquisita o trascinamento per il 2022 (cioè la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili fino a
dicembre) è pari a +1,8%, diversamente da quanto accaduto per il 2021, quando fu pari a -0,1%”.

Il Governo ha agito più volte per mitigare l’impatto dell’aumento delle bollette dell’elettricità e del riscaldamento su famiglie e imprese, stanziando a tal fine 4 miliardi di euro (4,5 miliardi di dollari) dal budget nella prima parte del 2022.

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