Italia: le tre banche meglio posizionate per uno scenario di tassi negativi

Alessio Trappolini

03/09/2019

Bank of America Merrill Lynch dedica un report alle banche italiane e individua tre Buy-opportunity. Tante sfide all’orizzonte, ma anche diverse occasioni di rilancio. Ecco quali

Italia: le tre banche meglio posizionate per uno scenario di tassi negativi

Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca sono le tre banche italiane meglio attrezzate per fronteggiare l’attuale contesto di tassi bassi e rendimenti sotto lo zero secondo le previsioni di Bank of America Merrill Lynch.

Su tutte e tre questi istituti la banca d’affari americana conferma il giudizio Buy:

«Sono bene o male riuscite a difendere la redditività negli ultimi anni. Ad esempio gli utili di Intesa Sanpaolo nel 2018 sono stati oltre tre volte più alti rispetto a quelli di quattro anni prima», si legge nel report firmato dagli analisti.

Ora però lo scenario è cambiato radicalmente a causa del crollo del rendimento del BTP decennale, passato dal 3,5% di fine 2018 all’1% (se non inferiore) di oggi. BofA Merrill Lynch però fa un ragionamento:

«Se è vero che condizioni economiche più deboli e tassi bassi mettono sotto pressione i bilanci, dall’altro canto è vero anche che il significativo rally dei BTP dovrebbe fornire agli istituti capitale addizionale per far fronte alle richieste delle autorità di vigilanza».

Il tridente delle preferite da Merrill Lynch

Merrill Lynch raccomanda di giocare con un tridente formato dalle azioni di Intesa Sanpaolo (rating Buy e target a 2,55 euro), Unicredit (rating Buy e target a 13 euro da 14,2 euro) e Mediobanca (rating Buy e obiettivo che passa da 10,5 a 11,3 euro). Raccomandazione Neutral, invece, per il Banco BPM e UBI Banca con target price, rispettivamente, di 2,2 euro e di 2,8 euro, entrambi invariati.

Il problema è che in una fase di tassi negativi, se la liquidità non viene trasformata in prodotti con commissioni o in prestiti con spread più alti, questa resta un costo.

«Nonostante la significativa riduzione del numero delle filiali a partire dal 2010 – dicono gli esperti -, crediamo che possa essere estratto più valore, snellendo ancora le reti anche se rispetto ad altri Paesi, la diffusione di Internet in Italia resta ancora relativamente bassa e la sua densità di filiali è ancora alta».

La ricetta: guardare ai prodotti del gestito

Merrill Lynch suggerisce che – visto lo scenario di partenza -, uno spostamento verso i prodotti del risparmio gestito: «dall’avvio della crisi finanziaria c’è stato un graduale spostamento della struttura di ricavi delle banche verso utili da commissioni. Bassi tassi sono solitamente associati a maggiore raccolta dei prodotti di risparmio gestito, i quali sono una fonte di commissioni, e su questo fronte ci sono secondo noi possibilità per un rilancio del settore».

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