Chi è Jeremy Corbyn, il leader Labour alle elezioni nel Regno Unito?

Alessandro Cipolla

03/12/2019

Sarà ancora una volta Jeremy Corbyn a guidare i Laburisti alle elezioni nel Regno Unito del 12 dicembre: la biografia del socialista che ha conquistato la testa del suo partito con un programma molto spostato a sinistra.

Chi è Jeremy Corbyn, il leader Labour alle elezioni nel Regno Unito?

Nel settembre 2015 per la prima volta nel Regno Unito si sono tenute le primarie per la scelta del leader del Labour Party, il Partito Laburista, che si è trovato nella condizione di dover eleggere una nuova guida a seguito delle dimissioni di Ed Miliband dopo la sconfitta alle elezioni politiche contro il Partito Conservatore di David Cameron.

L’esito delle primarie è stato per certi versi incredibile visto che alla presidenza del Partito Laburista è finito Jeremy Corbyn, il candidato socialista che si era era presentato con un programma decisamente di sinistra.

A più di quattro anni di distanza nel Regno Unito è successo di tutto: l’esito del referendum sulla Brexit ha fatto cadere il governo Cameron, con anche il successivo primo ministro Theresa May che ha dovuto alzare bandiera bianca.

Adesso alla guida dei Tory c’è Boris Johnson, che sarà il grande avversario di Jeremy Corbyn alle elezioni anticipate che nel Regno Unito si terranno il 12 dicembre. Oltre alla guida del Paese, in ballo c’è anche il futuro della Brexit.

Chi è Jeremy Corbyn? La biografia del leader Labour

Jeremy Corbyn è un politico che ha sempre avuto posizioni nettamente a sinistra, molto più a sinistra del suo partito, che con la stagione di Tony Blair ha visto uno spostamento verso politiche di centro e con Ed Miliband non è riuscito a proporsi come davvero innovativo.

Corbyn si è schierato spesso contro le decisioni del Labour Party stesso (ad esempio, i numeri dicono che durante il governo Blair ha votato ben 500 volte contro le leggi promosse dallo stesso). Proprio Blair si è opposto duramente alla sua candidatura all’epoca delle primarie.

Il programma con cui Corbyn, parlamentare dal 1983 di Islington North, si è presentato alle primarie del partito è stato definito da molti analisti come più che radicale.

Sul piano economico, Corbyn si propone di terminare l’epoca dell’austerità che ha imperato anche sul Regno Unito. Le opzioni per impostare una politica di sviluppo sono sostanzialmente due:

  • Un Quantitative Easing popolare attraverso un cambiamento dello statuto della Banca d’Inghilterra, la si userebbe anche per finanziare investimenti pubblici (approfondiremo questo punto in un prossimo articolo).
  • L’abrogazione delle agevolazioni fiscali che sono state concesse alle grandi imprese, il cui carico fiscale è attualmente il più basso del G7: una mossa che libererebbe almeno 93 miliardi di sterline, a suo avviso.

Altri temi caldi della sua politica sono la lotta all’evasione fiscale e la diminuzione delle rette universitarie, ma è soprattutto sulla Brexit che si giocherà la partita delle elezioni 2019 che si terranno nel Regno Unito.

In caso di un successo alle urne il prossimo 12 dicembre, Jeremy Corbin è infatti pronto a chiedere un secondo referendum che stando ai sondaggi questa volta dovrebbe vedere una vittoria del remain.

Sotto la sua guida i Labour, crollati nel 2015 al 30%, sono stati capaci di una grande rimonta arrivando fino al 40% alle elezioni del 2017 vinte dai Conservatori con una maggioranza però molto risicata.

Dopo poco più di due anni il Regno Unito adesso è chiamato di nuovo al voto: i sondaggi danno in testa i Conservatori, ma Corbyn punta recuperare in extremis come fatto nel 2017 facendo leva soprattutto su tutte le incertezze relative alla Brexit.

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