La InverCaixa Gestion SA, un gestore di fondi spagnolo, compra bond e azioni italiane dopo il successo delle riforme di Renzi.
L’Italia sta attirando l’attenzione dei gestori di investimento spagnoli. Lo dimostra InverCaixa Gestion SA, il gestore di fondi iberico con a carico circa 45 miliardi di dollari, che sta comprando bond e azioni italiane.
A motivare questo interesse è stata la lieve ripresa economica dell’Italia. Nel 2014 le obbligazioni a 10 anni in Italia avevano un rendimento del 3.6%. Da quando Renzi è diventato primo ministro, il rendimento si è quasi dimezzato e lo spread si è invertito a favore dell’Italia, grazie anche all’acquisto delle obbligazioni da parte della BCE.
Guillermo Hermida, a capo degli investimenti di InverCaixa Gestion spiega le motivazioni:
“Stiamo investendo più in Italia che in Spagna per via dei cambiamenti che il governo ha fatto lì. Hanno riformato il mercato del lavoro, fatto dei grandi miglioramenti alla forza lavoro pubblica e abbassato le tasse”.
Renzi ha infatti messo in atto alcune leggi, come il cosiddetto Jobs Act, per rendere il paese più competitivo e tentare di ridurre il deficit. Il PM ha anche dichiarato di voler facilitare la fusione delle piccole banche e di voler introdurre nuove regolamentazioni per le corti e le agenzie pubbliche.
“Tutto ciò augura una crescita economica maggiore in Italia. Noi stiamo comprando le azioni italiane, sopratutto quelle delle banche, e acquistando il debito governativo, sopratutto di medio e lungo termine, dato che il paese ha una posizione fiscale più solida”.
Anche la Spagna, che come l’Italia ha visto le sue obbligazioni crollare dopo la crisi economica in Europa, sta iniziando un percorso di crescita. Il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, si aspetta che il PIL cresca del 3,3% quest’anno.
Tuttavia, le azioni italiane hanno navigato meglio di quelle spagnole durante le tempeste economiche degli ultimi anni. L’indice FTSE MIB italiano è in crescita del 16% in testa a quello spagnolo (l’Indice Ibex 35) del 14%.
Luigi Speranza, un economista al BNP Paribas a Londra, afferma:
“L’Italia ha fatto molti progressi però, di certo, deve essere fatto ancora molto. L’economia sta crescendo più lentamente di quella spagnola, ma il quadro in generale è positivo, con le riforme come quella del mercato del lavoro”.
Sembrerebbe che l’Italia sta uscendo propio adesso dalla recessione seppure a passo di lumaca (0.3% nel primo trimestre). Le proiezioni delle Banca d’Italia si aspettano una crescita del 0.7% quest’anno e del 1.5% nel 2016.
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