L’ultimo esempio chiama in causa un impianto di esportazione di gas naturale liquefatto sanzionato, Arctic LNG 2, che sta inviando per la prima volta una spedizione in Asia.
Il fenomeno, già in atto da poco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, è sempre più evidente. Stiamo parlando della torsione a 360 gradi della Russia, obbligata a voltare le spalle all’Europa per entrare in un nuovo mercato: quello asiatico.
L’ultimo esempio chiama in causa un impianto di esportazione di gas naturale liquefatto sanzionato, Arctic LNG 2, situato nella parte nord-orientale della Federazione Russa, che sta inviando per la prima volta una spedizione in Asia, mentre Mosca continua a cercare clienti disposti ad acquistare il carburante e ad aggirare le restrizioni statunitensi.
Come ha spiegato Bloomberg, la nave Everest Energy ha appena ritirato una spedizione dal citato Arctic LNG 2, ed è attualmente in viaggio verso Oriente attraverso la rotta marittima settentrionale. L’imbarcazione in questione è stata costruita nel 2003, è stata sanzionata dagli Stati Uniti il mese scorso a causa del suo collegamento a una sospetta flotta oscura, e il suo certificato di spedizione è stato revocato in modo permanente da Palau la scorsa settimana. [...]
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