Dati alla mano, cosa c’è davvero dietro l’impennata della capitalizzazione di mercato di Tesla? Ce lo spiega Geneve Invest.
Tesla vale oggi più di Facebook. A confermarlo, dopo un’analisi di numeri, andamenti di crescita e diversi indicatori tecnici, è Geneve Invest, società indipendente di gestione patrimoniale con sedi in Lussembergo e Svizzera.
La società di Elon Musk ha sfondato quota 800 miliardi di dollari, mentre il social network di Zuckerberg è rimasto, seppur di poco, sotto questa linea di riferimento. Non si tratta dunque di un’opinione, ma di un dato puro, che ha visto il prezzo delle azioni Tesla salire alle stelle nell’ultimo anno, con cinque trimestri redditizi consecutivi. La capitalizzazione di mercato di Tesla si aggira oggi intorno agli 830 miliardi di dollari, una cifra che la rende la quinta azienda più «cara» di Wall Street, dietro soltanto a Apple, Microsoft, Amazon e Alphabet.
La crescita di Tesla, spiegata
La recensione di Geneve Invest su Tesla è, come si diceva poco sopra, basata su numeri obiettivi e si concentra sulle rilevazioni ufficiali prodotte nel 2019 e nel 2020, in attesa di vedere cosa accadrà nel 2021. L’impennata del prezzo delle azioni della società di Elon Musk è per molti un mistero, ma se si guarda ai numeri, ha in effetti numerosi elementi di realtà.
Tesla è un’azienda che ha registrato dati costantemente redditizi dalla fine del 2019. Sta espandendo la sua produzione con nuovi stabilimenti ad Austin, in Texas e nella regione europea del Brandeburgo, in Germania, cercando in quest’ultimo caso di superare i dubbi di natura ambientale del governo tedesco. Tesla ha venduto quasi mezzo milione di automobili nel 2020, un aumento impressionante rispetto alle 367.500 auto vendute nel 2019, seppur ancora lontano rispetto alle performance di rivali come Ford e General Motors.
Fra le ragioni dell’aumento del prezzo delle azioni della Tesla c’è senza dubbio l’elezione di Joe Biden a presidente degli Stati Uniti. Con i Democratici al controllo della Casa Bianca e di entrambe le Camere del Congresso, è infatti sbarcato a Washington anche un piano occupazione che ambisce a creare 1 milione di posti di lavoro nell’industria automobilistica statunitense, a investire in stazioni di ricarica per veicoli elettrici e ad approfondire una serie di iniziative legate all’espansione della cosiddetta «energia verde», tutti elementi che hanno aiutato la quotazione di Tesla sul mercato finanziario.
Un effetto inverso lo ha invece subito Facebook, che, nonostante una crescita del 30%, deve fare i conti con un governo democratico che ha più volte dichiarato di voler lavorare a una serie di norme che rendano i social network responsabili diretti di ciò che viene pubblicato sulle proprie piattaforme.
Secondo Geneve Invest, così come per i più prestigiosi forum specialistici in finanza, Tesla ha anche beneficiato di un mercato azionario ottimista e teso a premiare le aziende del comparto tecnologico: è così che Tesla ha visto aumentare le sue azioni di oltre il 700% nell’ultimo anno, molto al di sopra del prezzo obiettivo fissato dalla maggior parte degli analisti a inizio anno.
Quale futuro per Tesla?
Guardando al futuro, è difficile addentrarsi in previsioni rispetto alle possibili performance di Tesla nel 2021. Con un contesto di mercato molto volubile ed uno storico, quello di Tesla, decisamente poco ortodosso, bisognerà aspettare di vedere i numeri e verificare se il successo dell’azienda di Musk è sostenibile anche sul lungo periodo.
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