iDon’t: l’app per Android che ti disintossica da internet

Paola D’Andrea

5 Maggio 2014 - 15:21

A idearla è un giovane italiano Tommaso Martinelli che ha creato una vera e propria terapia d’urto per tutti quelli dipendenti da internet

iDon’t: l’app per Android che ti disintossica da internet

Il nome della nuova app – presto disponibile anche per iOS – è iDon’t.
Il suo obiettivo è quello di sottrarci dal web, che ci assorbe completamente, distraendoci da tutto il resto.

Tommaso Martelli, 36 anni, esperto di comunicazione digitale stufo di questa iperconnessione ha deciso di creare l’app iDon’t.

Lui stesso ci spiega come è nata l’idea:

Un giorno camminando per strada ho visto due persone scontrarsi: entrambe stavano guardando gli schermi dei loro telefoni.
E lì mi sono reso conto che ormai abbiamo un problema di dipendenza. Mi sono reso conto che negli Stati Uniti la dipendenza dal web è già considerata una malattia.
Così ho chiesto aiuto ad un’amica psicologa per trovare un rimedio.

In seguito, Tommaso Martinelli si rivolge a una web farm e con 3mila euro realizza l’app che ti libera dalle app.

Ma come funziona iDon’t?
Semplice, l’app monitora il tempo trascorso sul web e in base al grado di dipendenza limita la permanenza degli utenti dalla rete. Quindi, una volta raggiunto il limite massimo di connessione, iDon’t blocca tutte le applicazioni del telefono – fatta eccezione per mail, telefono e sms -.

Vi chiederete, ma in che modo l’applicazione riesce a valutare il livello della nostra dipendenza? Anche in questo caso la risposta è molto semplice: attraverso un test.

Come, ad esempio, ci spiega Tommaso Martinelli:

“Nella versione free quando l’applicazione rivela un utilizzo della rete pari al 75% del tempo compare un pop up che avvisa l’utente: il tuo telefono sta per andare off line”.
Per tornare online bisognerà attendere la mezzanotte!!!!

Ma niente paura per gli utenti che accusano una forte dipendenza e che non resistono all’assenza di internet l’app prevede la possibilità di riconnettersi – sbloccando il telefono – attraverso una password, anche se il procedimento non così è immediato.

Martinelli sta già pensando ad una versione a pagamento dell’applicazione, con la possibilità di ricevere statistiche personalizzate sulla propria permanenza in rete.
Inoltre, vorrebbe inserire il parental control – il controllo per i bambini – per i dispositivi a cui possono accedere anche i più piccoli e introdurre un blocco mirato delle singole app.

Ma le novità non sono finite perché Tommaso Martinelli sta pensando di creare un meccanismo per cui, se si vuole sbloccare il telefono, è possibile farlo solo a pagamento!!!!

L’utente in questo modo, spiega l’ideatore:

“(…) non pagherà al gestore dell’app ma creerà una sorta di salvadanaio virtuale al quale potrà accedere in qualunque momento”.

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