Il Lazio dovrebbe rimanere in zona arancione, grazie ad un Rt stabile e ai primi segni di ripresa. Ma fino a quando rimarrà in fascia arancione?
Dopo due settimane in zona rossa il Lazio è diventato arancione da martedì 30 marzo grazie all’Rt in calo e il miglioramento di altri parametri. Le due settimane in zona rossa hanno permesso ad alcuni parametri di migliorare, sebbene la pressione su ospedali e terapie intensive nella regione rimanga piuttosto forte.
Essere in zona arancione significa riapertura di scuole, negozi, parrucchieri e centri estetici, possibilità di uscire di casa senza autocertificazione e di andare a casa di amici e parenti, ma non solo. Ma per quanto il Lazio rimarrà in arancione? Sebbene anche per questa settimana l’indice Rt rimanga stabile, nella giornata di giovedì 01 aprile si sono registrati 1.838 nuovi positivi e 33 morti. Il timore è che, dopo le feste pasquali, la situazione peggiori rapidamente.
Indipendentemente dal monitoraggio settimanale da sabato 3 a lunedì 5 nel Lazio tornerà la zona rossa e varranno le stesse regole in tutta Italia.
Lazio in zona arancione: fino a quando?
I dati del contagio mostrano un leggero segno positivo, come spiega D’Amato: «Aumentano i casi, mentre sono stabili i ricoveri e diminuiscono i decessi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 4%.»
La situazione è quindi ancora delicata e si dovrà fare molta attenzione alle giornate delle festività di Pasqua che rischiano di portare nuovamente il Lazio in zona rossa, dato l’indice Rt a 0.98. La regione guidata da Zingaretti senza dubbio non potrà passare in zona gialla almeno fino al 30 aprile, dal momento che con l’ultimo decreto non sarà prevista. L’impennata di contagi in tutta Italia e il propagarsi delle varianti hanno infatti spinto il Governo a mettere in stop questa colorazione, almeno fino a quando l’epidemia non sarà migliorata.
Per riuscire a mantenere i piccoli miglioramenti di queste settimane sarà quindi fondamentale fare estrema attenzione durante queste giornate di festa. Nel caso in cui le norme non fossero rispettate il rischio di un aumento dei contagi e del conseguente Rt sarebbe molto probabile e la regione di Zingaretti rischierebbe di tornare in zona rossa per altre due settimane.
Lazio arancione: le regole per Pasqua
Il passaggio in zona arancione per il Lazio non varranno nel periodo della zona rossa nazionale: 3-4-5 aprile in tutta Italia non si potrà uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute o necessità; per consentire i ricongiungimenti familiari per le festività pasquali si potrà andare a casa di amici e parenti una sola volta al giorno e nel limite di 2 persone (più under 14 e persone disabili o non autosufficienti). Tutte le attività e i servizi non essenziali resteranno chiusi.
Dal 7 aprile entrerà in vigore il nuovo decreto-legge che detterà le misure di contrasto alla pandemia fino al 30 aprile o agli inizi di maggio. La suddivisione dell’Italia per fasce di colori resterà in vigore, ma, come abbiamo segnalato in precedenza, senza zone gialle.
Dopo le giornate di zona rossa il Lazio tornerà arancione per le settimane dopo Pasqua, ovviamente se i dati del monitoraggio Iss rimarranno idonei per questa zona.
Ecco cosa cambia rispetto alla zona rossa.
Negozi, parrucchieri e centri estetici
Nel Lazio da martedì 30 marzo (e poi di nuovo dal 6 aprile) possono riaprire i parrucchieri, centri estetici, i negozi non essenziali e soprattutto si potrà riprendere a muoversi liberamente nel Comune. Permane invece il divieto di uscire dalla Regione se non per comprovati motivi di salute, lavoro o necessità (ma fino al 6 aprile si può andare all’estero).
Spostamenti e coprifuoco
Il coprifuoco rimane attivo, come in tutte le altre Regioni d’Italia, per cui dalle 22:00 alle 05:00 del giorno successivo vi è l’obbligo di rimanere in casa.
Si potrà di nuovo riprendere ad andare a trovare amici e parenti, in un massimo di due persone per volta, per un massimo di una volta al giorno e rispettando gli orari del coprifuoco.
Scuole
Da martedì 30 marzo nel Lazio torna la didattica in presenza al 100% per le scuole elementari e medie, mentre dal 7 aprile le scuole superiori e università, AFAM e ITS adotteranno forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che almeno al 50% e fino a un massimo del 75% degli studenti possa tornare in classe, e il resto in DAD.
Sport e attività motoria
Nessuna limitazione per l’attività motoria in zona arancione: si può tornare a passeggiare liberamente all’interno del proprio Comune, senza dover limitare i propri spostamenti ai pressi della propria abitazione.
Per quanto riguarda lo sport, ricordiamo che restano chiuse piscine e palestre ma in zona arancione è consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli. Consentito giocare a padel o a tennis, ad esempio, mentre sono vietati gli sport di contatto praticati a livello amatoriale come il calcetto.
Tuttavia, è consentito svolgere all’aperto, nel rispetto del distanziamento e in forma individuale gli allenamenti per sport di squadra.
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