Le tensioni con Washington hanno prodotto un netto avvicinamento tra Pechino e Mosca. Non a caso, le misure messe in campo per contrastare gli interessi statunitensi sono piuttosto simili.
In meno di un anno, l’oro custodito nei forzieri cinesi è cresciuto di oltre 100 tonnellate. Il trend di sostituzione delle riserve in dollari con quelle in oro, di cui abbiamo parlato circa un mese fa (Cina: acquistate quasi 100 tonnellate di oro), sta proseguendo di pari passo con le trattative con Washington.
Se fino a un mese fa il dato sfiorava le 100 tonnellate (99,9 tonnellate) ora la soglia, secondo i numeri diffusi dalla Banca Centrale, è stata ampiamente superata portando il dato totale a 105,7 tonnellate in soli 10 mesi.
In termini percentuali, in pochi mesi le riserve auree sono cresciute del 5,8% alle attuali 1.942,4 tonnellate.
Cina: quota Treasury ai minimi da due anni
Ma il piano per ridurre il legami economici con gli Stati Uniti passa anche per la riduzione dei Treasury in portafoglio. Dal 2014 l’esposizione della Cina verso il Treasury è scesa di oltre 12 punti percentuali permettendo, a giugno 2019, al Giappone di superare Pechino e di diventare il secondo detentore mondiale di debito a stelle e strisce dopo la Federal Reserve.
Stando alle ultime indicazioni fornite dal Tesoro statunitense, a luglio le autorità cinesi detenevano Treasury per 1.110 miliardi di dollari, il livello più basso dall’aprile del 2017.
Russia: crollano le riserve in dollari, all-in di Rosneft sull’euro
Percorso simile quello messo in campo dalla Russia, alle prese con le sanzioni imposte da Washington. Nel 2018, Mosca ha ridotto le riserve in dollari da circa la metà al 22% e nel corso del 2019 il processo, riportano i ben informati, si è addirittura intensificato.
Qualche settimana fa ha fatto particolarmente scalpore la decisione di Rosneft, una delle principali compagnie petrolifere al mondo, di puntare sull’euro come valuta di riferimento in tutti i nuovi contratti di esportazione.
Per capire le proporzioni del fenomeno basti pensare che Rosneft esporta, ogni giorno, circa 2,4 milioni di barili al giorno.
Russia: vendite di Treasury, acquisto di oro
Il processo di de-dollarizzazione di Mosca è stato ancora più intenso nel caso dei titoli di Stato, la cui quota è scesa di oltre il 90% agli attuali 8,5 miliardi di dollari.
Anche in questo caso le riserve di oro hanno registrato un balzo salendo in quota 2.230 tonnellate e permettendo alla Russia di salire alla quarta posizione a livello mondiale.
Cina e Russia mai così vicine
Ma, ovviamente, la vicinanza tra i due Paesi non si esaurisce all’ambito economico. Secondo un report elaborato dall’intelligence statunitense e presentato qualche mese fa, “era dalla metà degli anni ’50 che Cina e Russia non erano così allineate”.
Venerdì scorso Putin ha annunciato che la Russia sta fornendo supporto alla Cina nella costruzione di un sistema di allerta anti-missili. “Si tratta di un sistema –ha detto il presidente russo- che migliorerà in maniera radicale la capacità di difesa dalla Cina”.
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