Le mascherine chirurgiche potrebbero non essere usa e getta come abbiamo pensato fino ad oggi. Un’indagine di Altroconsumo mostra che possono essere riusate fino a 5 volte.
Le mascherine chirurgiche usa e getta si possono riusare? Fino ad oggi a questa domanda avremmo risposto in modo negativo, ma un’indagine di Altroconsumo mette in evidenza una situazione ben diversa.
Secondo Altroconsumo infatti le mascherine chirurgiche, se lavate in lavatrice in modo idoneo, possono essere indossate fino a 5 volte.
Il risultato dell’indagine è abbastanza sorprendente ed emerge da un’analisi svolta per comprendere l’impatto che i presidi distribuiti a scuola possono avere sull’ambiente. Le mascherine che fino ad oggi si pensava fossero utilizzabili una sola volta potrebbero invece essere efficaci per ben più utilizzi, ovviamente solo se pulite nel modo idoneo.
Mascherine chirurgiche usa e getta utilizzabili 5 volte: lo studio di Altroconsumo
Negli ultimi mesi ci si è spesso interrogati sull’impatto che le mascherine usa e getta avranno sul nostro ambiente, dal momento che non sempre riescono ad essere smaltite in modo idoneo. I presidi medici finiscono inevitabilmente in mare e proprio per questo si è cercato in più occasioni di sensibilizzare le persone ad indossare mascherine lavabili, in modo da ridurre la produzione di rifiuti.
Un recente studio di Altroconsumo ha messo ora in luce che anche le proposte usa e getta in realtà possono essere riutilizzate fino a 5 volte. Le mascherine infatti, se lavate in lavatrice a 60°, possono essere poi indossate nuovamente, senza per questo perdere il loro potere filtrante. Non sarà necessario fare lavatrici a parte o disinfettare poi il cestello, dal momento che l’alta temperatura uccidere l’eventuale presenza del virus. L’indagine di Altroconsumo mette anche in luce come non si necessario un detersivo specifico, dal momento che le mascherine non vengono intaccate dai normali detersivi per lavatrice.
Questo non è l’unico studio che ha messo in evidenza che le mascherine chirurgiche possono essere lavate. Nei mesi scorsi ad esaminare i presidi era stato Philippe Cinquin, professore all’Università di Grenoble e i ricercatori del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica.
Da questa precedente analisi si evinceva che le mascherine continuavano ad avere il loro potere filtrate anche dopo 10 lavaggi in lavatrice con sapone da bucato. La temperatura a 60° e il sapone non sembravano infatti mettere in pericolo l’efficacia del prodotto.
Diversa invece l’opinione di Philippe Vroman, docente alla National School of Arts and Textile Industries di Roubaix, che invece ha messo in luce come dopo soli 5 lavaggi le mascherine chirurgiche tendano a perdere la loro capacità elettrostatica, ma non il potere filtrante. Comunque le mascherine usa e getta, anche in questa ulteriore analisi, non venivano intaccate nel loro potere filtrante e risultavano un presidio di comunità efficace.
Attenzione però i lavaggi devono essere però effettuati obbligatoriamente a 60°, dal momento che il virus non riesce a sopravvivere a queste temperature. Anche il test effettuato da Altroconsumo indica infatti questa temperatura per il lavaggio delle mascherine che, se sanificate in modo corretto, potrebbero essere riusate fino ad un massimo di 5 volte.
Perché lavare le mascherine chirurgiche per riusarle?
Riutilizzare le mascherine chirurgiche non è solo un risparmio economico, ma soprattutto un impegno verso l’ambiente. Le mascherine chirurgiche usa e getta sono infatti ormai presenti nei nostri mari e oceani e rischiano di essere un vero e proprio non solo per la natura, ma anche per la fauna che la abita.
In questi mesi in più occasioni abbiamo letto di animali soffocati dall’ingerimento di questi presidi, che spesso in mare vengono scambiati dalla fauna per semplici meduse.
Le mascherine usa e getta comportano tonnellate e tonnellate di rifiuti ogni settimana che andranno a pesare sul Pianeta. Si pensi solo che l’uso dei presidi nelle scuole italiane porta la produzione di ben 145 tonnellate di rifiuti ogni settimana. Un dato che si deve sommare poi ai presidi che ogni giorno vengono usati dal resto delle popolazione.
Riutilizzare quindi lo stesso presidio, disinfettato in modo idoneo, può quindi essere un buono modo per essere protetti, rispettare la natura e le norme che ad oggi vigono in Italia.
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